Un defibrillatore per onorare la "missione" di Laura

Mercoledì ai funerali in tantissimi hanno detto addio alla giovane mamma e quasi sposa strappata tragicamente alla vita

Un defibrillatore per onorare la "missione" di Laura
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Un defibrillatore in dono alla Croce rossa di Treviglio per ricordare la "missione" di Laura. Pontirolo si stringe attorno alla famiglia della giovane mamme, chirurgo al San Paolo di Milano, che la scorsa settimana ha perso la vita in un tragico incidente.

Giovane mamma e presto sposa

Mercoledì la chiesa parrocchiale di Pontirolo non ha potuto accogliere le tantissime persone che hanno voluto dire addio a Laura Toffetti, la 31enne, medico chirurgo specializzanda in Cardiologia che martedì scorso ha perso la vita in seguito alle ferite riportate nel tragico incidente avvenuto sulla tangenziale di Milano. Stava ritornando a casa dal suo bimbo, Pietro di 22 mesi e dal compagno, anche lui medico al Papa Giovanni XXIII, Fabrizio Giofrè, con cui si sarebbe dovuta sposare tra un mese. Invece un destino tragico l'ha attesa lungo la strada che, come ogni giorno, la stava riportando a casa, a Pontirolo.

Folla ai funerali

Durante la cerimonia, celebrata da don Umberto Galimberti e dal diacono Ireneo Mascheroni, sono state spese molte parole per ricordare l'impegno di Laura e quella vita e quei sogni che, purtroppo, non potrà più inseguire e realizzare. Un ricordo intriso d'amore e sofferenza quello che il marito ha voluto leggere dal pulpito: "Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell'amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà". Parole che avrebbe voluto pronunciare tra un mese quando l'avrebbe vista avanzare verso l'altare vestita di bianco. Un saluto straziante anche dagli amici che hanno voluto "rassicurare" Laura del fatto che, anche se non con il corpo, lei sarà con loro e con il piccolo Pietro.

La promessa dei colleghi

Per ricordare Laura, la sua "missione" e la sua scelta di vita i suoi colleghi dell'ospedale San Paolo di Milano hanno deciso di donare un defibrillatore alla Croce rossa di Treviglio. Un modo per consentire e Laura di continuare a salvare vite, come avrebbe voluto e potuto fare se non avesse incontrato questo tragico destino.

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