Anziani degenti boccheggiano alla Fondazione Benefattori Cremaschi di via Zurla

La struttura della Fondazione Benefattori Cremaschi non è fornita di un impianto di climatizzazione efficiente

Anziani degenti boccheggiano alla Fondazione Benefattori Cremaschi di via Zurla
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Anziani degenti boccheggiano nella casa di riposo di via Zurla, parte della struttura non è provvista di impianto di climatizzazione efficiente e così, in questi giorni di calura insopportabile dettata dal passaggio dell'anticiclone africano Lucifero, gli ospiti della Fondazione Benefattori Cremaschi devono fare i conti con un caldo e un'afa da togliere il fiato.

La lamentele da parte dei famigliari

A sollevare la questione sono stati alcuni parenti degli anziani degenti nella casa di riposo della Fondazione Benefattori Cremaschi di via Zurla. "In quelle stanze si soffoca dal caldo - hanno spiegato arrabbiati alcuni famigliari - Fate una raccolta fondi per installare un impianto come si deve ". Quindi l'appello agli amministratori. "Chiedo al sindaco e al Comune di fare qualcosa, cercate di aiutare questi poveri anziani - hanno tuonato - Qualcuno della Giunta dovrebbe fare un giro lì dentro per capire in che condizioni vivono gli ospiti: una vostra parola vale più della nostra".

Compentenza del Cda e non del Comune

A dover rispondere delle condizioni della struttura di via Zurla, però, non è il Comune ma direttamente il Consiglio direttivo della Fondazione Benefattori Cremaschi. "La struttura non dipende dal Comune, è autonoma - ha risposto il sindaco di Crema Stefania Bonaldi - Il Cda e la direzione sono sempre molto attenti alle problematiche degli anziani e dell'ospitalità. Faremo anche noi presente la questione ma il rapporto degli utenti con la Fondazione va tenuto direttamente con loro".

Consiglio direttivo irraggiungibile

Non è stato possibile, invece, raggiungere i membri del Consiglio direttivo della Fondazione Benefattori Cremaschi per un confronto in merito alla questione. Oltre alla struttura di via Zurla, dove è presente una Residenza Sanitario Assistenziale con 200 posti letto, un Centro Diurno Integrato con 20 posti la Fondazione gestisce anche la struttura di via Kennedy , dove sono presenti 136 posti letto divisi in area di riabilitazione specialistica, quella generale e geriatrica, quella di riabilitazione di mantenimento e quella ambulatoriale senza dimenticare hospice con 14 posti letto, l'assistenza domiciliare integrale, i servizi sanitari ambulatoriali e il nucleo di residenza sanitario assistenziale con 20 posti letto

 

Commenti
Elisabetta Albani

Vorrei rispondere alla lettera pubblica il 28 settembre 2018 in merito alle lamentele del comitato presieduto dal signor Cattaneo .preferirei rimanere anonima temendo ritorsioni ,i parenti si lamentano xché i pazzienti vengono lasciati sporchi x ore questo non è affatto vero ma sicuramente i lorsignori non notano che noi siamo sotto organico invece di essere in 4 x turno ci riduciamo il piu delle volte ad essere in 2 con lo stesso carico lavorativo, le infermiere mentre in ospedale lavorano a fianco del personale ,sono chiuse nel loro limbo senza preoccuparsi dei pazzienti se non per dare pilloline al bisogno .voi parenti lo diciamo sempre siete ingestibili molto di più dei pazzienti ai quali noi prestiamo tanta attenzione ma se le braccia sono 4 invece di 8 non ci pensate al nostro doppio impegno x di più sottopagato prendetevela con chi dirige con i caposala con le infermiere o con chi lì non fa niente come le portinaie che scaldano le sedie invece di dare una mano chiedetevi come mai quasi nessuno rimane a lavorare in un posto simile ,amiamo i pazzienti lo ripeto ma siamo considerati in primis da voi parenti degli scansafatiche ,x le pulizie se ivece fi prendere imprese che passano il mocio sporco spendessero qualche cosa in piu ci sarebbe pulito .distinti saluti in fipendente

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