Da Mosca a New York, passando per Soncino

Il soncinese Cazzaniga e l’intervista esclusiva al famoso regista statunitense

Da Mosca a New York, passando per Soncino
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Su Raitre il 5 ottobre è andata in onda la prima parte della lunga intervista del famoso regista Oliver Stone su Vladimir Putin. Oltre 4 ore di colloqui, divisi in due appuntamenti: la seconda parte è in programma per stasera, 12 ottobre. Su queste puntate Rai c’è lo zampino di un soncinese, cui l’emittente italiana ha affidato la realizzazione di una lunga contro-intervista di mezz’ora a Oliver Stone.

Un orgoglio locale a spasso per il mondo

Luigi Cazzaniga vive ormai da 30 anni a New York: di professione fa il fotografo per le più prestigiose riviste statunitensi. Tuttavia ha sempre integrato questa attività con prodotti video, mostre d’arte e scrittura di libri (uno sull’«Internazionale Football Club»). Tra Cazzaniga e Oliver Stone il passo è breve: «La mia intervista al regista l’ho girata in giugno a Parigi, dopo la presentazione del filmato di Stone su Putin sull’emittente “HBO” negli Stati Uniti e in Francia – ha detto Cazzaniga – . Da anni sono amico di Fernando Sulichin, il producer dei suoi documentari e di alcuni film. Oliver si è dimostrato molto loquace e simpatico».

Soncino. Luigi Cazzaniga in un ritratto recente.

A tu per tu con Oliver Stone

Da qui, perciò, la collaborazione con la Rai, grazie alla quale ha potuto affrontare direttamente con Oliver Stone alcuni punti della sua controversa chiacchierata con Putin. Al regista, infatti, è mossa l’accusa di essere stato fin troppo accondiscendente nei confronti del presidente russo: «Stone in un certo senso è stato molto referenziale, o ha dovuto esserlo – ha commentato Cazzaniga – . Ci ha fatto vedere quello che Putin ci ha voluto far vedere, il suo aspetto di politico intelligente, aperto al dialogo. Anche demonizzando un po’ gli Stati Uniti. A me le interviste con Putin sono piaciute molto, anche se non affrontano problemi critici come gli assassini o le incarcerazioni politiche. Credo comunque che Stone abbia reso un servizio eccellente».

Nostalgia di casa

Un occhio al paese d’origine però c’è sempre. Qualche mostra organizzata anche a Soncino con la presenza di numerosi artisti internazionali, la partecipazione alle Biennali d’arte, una nuova personale prevista per maggio 2018. È sempre attento alle notizie sull’Italia che giungono fino agli Stati Uniti: «Ora i temi italiani che vanno per la maggiore sulle TV degli USA sono la crisi dei migranti e la questione libica. Poi arrivano molte notizie sulle elezioni europee». «Mi mancano i tortelli dolci, i cotechini, il salame, gli stufati, le salamelle. Ma anche l’aria di paese, il mercato, la gente, la parlata. Pensandoci, mi manca un po’ tutto», ha concluso. Forse, più che un occhio, a Soncino ci ha lasciato un pezzo di cuore.

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