Finti tecnici enel, allarme truffa su Facebook

Il fenomeno è molto diffuso sul territorio del Cremasco e della Bassa.

Finti tecnici enel, allarme truffa su Facebook
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Allarme truffe a Sergnano, tornano i raggiri porta a porta. Quello dei finti tecnici enel è  un problema che ciclicamente si ripropone un po' in tutti i paesi.

Finti tecnici Enel

Ogni due o tre mesi i cittadini segnalano infatti l’attività qualche sedicente impiegato dell’Enel che, passando di casa in casa, chiede di vedere vecchie bollette o altra documentazione.  Anche questa volta l’allarme è stato subito trasmesso dai sergnanesi attraverso la pagina Facebook «Non sei di Sergnano se», dove alcuni residenti hanno confrontato le proprie esperienze: una prima segnalazione parla di un ragazzo asiatico che citofona chiedendo di vedere la bolletta della luce o del gas con l’intento di lasciare una comunicazione da parte dell’ente, per ottenere in realtà il codice cliente del malcapitato di turno: «Provate a dirgli che chiamate il vostro fornitore, oppure i carabinieri, e vedrete la reazione» ha raccontato un cittadino.

Le reazioni dei cittadini

In altre zone del paese a passare è stata invece una ragazza, chiedendo ai residenti di firmare un modulo per la proposta di abbassare i costi della corrente. I cittadini però ci hanno fatto il callo ormai, e non si sono lasciati abbindolare: «Io le ho chiesto se non si vergognava a truffare le persone, e se n’è andata di corsa – ha raccontato una signora – Come se io fossi nata ieri e firmassi il modulo di “presa visione” senza sapere che è un contratto».

Un fenomeno diffuso

Nei giorni scorsi sono stati segnalati episodi simili anche a Morengo, Spirano e Urgnano, segno di come il fenomeno sia diffuso sul territorio.
Già nei mesi scorsi si era esposto il primo cittadino di Sergnano, Gianluigi Bernardi, che aveva ricordato ai sergnanesi di prendere tutte le precauzioni del caso: «Non bisogna mai aprire a questi operatori, né firmare senza sapere cosa si sta firmando – aveva detto – Quando ci si presenta qualcuno che dice di lavorare per l’Enel o per altre aziende simili bisogna chiedergli una tessera di riconoscimento, e se si hanno dei dubbi si deve chiamare il comando di Polizia locale o gli uffici comunali, che sono sempre informati e sanno quando i veri operatori passano sul territorio».

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