Il gufo della Rocca salvato dal volontario

Recuperato nel fossato un esemplare di gufo reale. Ferito ad un’ala è stato poi ricoverato in Valpredina, dove verrà riabilitato per poi essere rimesso in libertà.

Il gufo della Rocca salvato dal volontario
Pubblicato:
Aggiornato:

Recuperato nel fossato un esemplare di gufo reale. Ferito ad un’ala è stato poi ricoverato in Valpredina, dove verrà riabilitato per poi essere rimesso in libertà.

Gufo salvato

E’ successo martedì mattina a Cologno al Serio. A salvare il rapace dalle grosse dimensioni ci ha pensato il colognese Antonio Ghidotti ex guardia ecologica. Infatti, martedì mattina, alcuni colognesi hanno avvistato l’uccello, visibilmente in difficoltà, che giaceva nel fossato. Questi hanno deciso di rivolgersi a Ghidotti, il quale è calato direttamente nel fossato per recuperare l’animale.

Ingiusto lasciarlo lì

«Tempo di prendere gli stivali e mi sono subito calato nel fossato per recuperare il gufo reale – ha spiegato l’ex guardia ambientale –  mi spiaceva proprio non fare qualcosa. Sarebbe stato ingiusto lasciarlo lì». L’animale sarebbe probabilmente caduto durante il temporale di lunedì notte, dal proprio nido, presumibilmente posto tra gli alberi che si trovano lungo il fossato. «Quando l’ho recuperato – ha continuato Ghidotti – ho visto che non riusciva a stare in equilibrio. Il motivo era semplice. L’ala spezzata non solo non gli permetteva di volare, ma nemmeno di stare in piedi».

L'intervento di Legambiente

Ghidotti ha quindi provveduto prima a portarlo a casa sua per prestare al volatile le prime cure. Si è poi rivolto ad alcuni enti della zona, fino a quando, grazie all’aiuto di Giusi Legramanti Dadda, con il supporto di Legambiente Circolo Agorà, Ghidotti ha trovato una soluzione al problema. Il gufo reale è stato ricoverato in Valpredina, dove c’è un centro Wwf specializzato nella cura degli animali.

A Valpredina

Verrà riabilitato e una volta guarito potrà spiccare il volo. Questa non è la prima volta che un gufo reale viene avvistato a Cologno, già in passato questi rapaci dalle grandi dimensioni e dall’aspetto affascinante hanno sorvolato i cieli colognesi. Questa volta la storia ha avuto uno sviluppo triste, anche se per il gufo ci si attende un felice epilogo. «Ciò che mi importa – ha concluso Ghidotti – è che l’animale stia bene. Sarebbe stato ingiusto non fare nulla e lasciarlo lì inerme».

Seguici sui nostri canali