Luci votive, il servizio frutta il 700%

Il servizio luci votive frutta al Comune di Arzago introiti stimati per 15.650 euro a fronte di costi per solo 2mila euro.

Luci votive, il servizio frutta il 700%
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Il servizio di luci votive al cimitero di Arzago è una delle voci di Bilancio più positive. Il margine di copertura del servizio frutta al Comune quasi il 700% dei costi sostenuti.

Luci votive con la "cresta"?

Mensa scolastica, servizio scuolabus, servizio "Cre", impianti sportivi e illuminazione votiva. Sono le voci del Bilancio comunale di quei servizi chiamati "a domanda individuale" e per i quali, spesso, è l’Ente a dover integrare i fondi necessari a coprire le spese del servizio. Non per tutte le voci, da quanto emerge spulciando le previsioni del Comune di Arzago per il 2018 tra le cifre in entrate (da tariffe o canoni), spese sostenute per il servizio erogato e la relativa copertura percentuale dei costi. Balza all’occhio la previsione riguardante l’illuminazione votiva su tombe e colombari del cimitero. A fronte di una spesa per l’erogazione del servizio (energia elettrica e manutenzioni) di 2.000 euro la Giunta Riva ha una previsione di entrate pari a 15.650 euro: un tasso percentuale di copertura dei costi del servizio pari al 782,5%.

Gli altri servizi "a domanda individuale"

Quella per le luci votive è di gran lunga superiore a qualsiasi altra voce. Il servizio mensa scolastica, ad esempio, nelle previsioni risulta in equilibrio con una copertura del 100% dei costi (100mila euro). Arriva al 54,44% il servizio del Centro ricreativo estivo (costi per 8,450 euro ed entrate stimate per 4.600). Il servizio scuolabus, infine, e gli impianti sportivi superano si poco il 38% di copertura dei costi con, rispettivamente, spese previste per 28.400 euro e 42.370 euro a fronte di entrate stimate in 11mila e 16.300 euro. Lo schema dei servizi a domanda individuale prevede, così, una spesa complessiva nel 2018 di 181.220 euro, entrate stimate per 147.550 e una percentuale di copertura dei costi dell’81,42%.

Cos'ha aumentato gli introiti?

Cosa ha inciso sul dato delle luci votive, facendo pensare i maligni che il Comune faccia la "cresta" sul servizio? In parte l’ampliamento del camposanto con la realizzazione dei nuovi loculi. In parte la decisione presa dall’Esecutivo del sindaco Gabriele Riva (prima della scadenza del suo secondo mandato) di aumentare il canone annuo passato da 10 a 15 euro. Un aumento del 50% della tariffa che aveva sollevato, a luglio scorso, le critiche del gruppo di opposizione "Centrodestra per Arzago" in Consiglio comunale. "E’ vero che in termini assoluti l’adeguamento è poco, ma è il 50% di aumento della tariffa - aveva dichiarato il capogruppo Stefano De Caro, chiedendo lumi al sindaco sui 5.500 euro di maggiori introiti, legati alle luci votive del cimitero, nella variazione di bilancio in discussione in Aula -. Non eravate l’Amministrazione che non aumentava le tasse ai cittadini?". Secca era stata la replica del primo cittadino. "Ricordo al consigliere De Caro che si paga in euro, non in percentuali - aveva ribattuto Riva - Potevamo applicare un adeguamento Istat di pochi centesimi ogni anno, ma abbiamo preferito spiegare agli arzaghesi che dopo 12 anni c’era un aumento di 5 euro sul canone... Si tratta, di fatto, di una manciata di caffé al bar".

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