Nuove polemiche per i bambini "esclusi" dall'asilo, il sindaco respinge le accuse: "Solo campagna elettorale"

Non si fermano le polemiche riguardo alla vicenda dei 24 bambini «esclusi» dall’asilo pubblico brignanese. A rincarare la dose è di nuovo il consigliere di minoranza Noemi Galimberti, che questa volta ha voluto scrivere una lettera, che poi è stata trasmessa all’Ufficio scolastico Regionale di Bergamo.

Nuove polemiche per i bambini "esclusi" dall'asilo, il sindaco respinge le accuse: "Solo campagna elettorale"
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Non si fermano le polemiche riguardo alla vicenda dei  24 bambini "esclusi" dall’asilo pubblico brignanese. A rincarare la dose è di nuovo il consigliere di minoranza Noemi Galimberti, che questa volta ha voluto scrivere una lettera, che poi è stata trasmessa all’Ufficio scolastico Regionale di Bergamo.

L'attacco della Galimberti: bambini esclusi

"La mancata accettazione degli alunni alla scuola pubblica è per noi motivo di preoccupazione. Per noi significa sottrarre i bambini esclusi alla fruizione degli strumenti indispensabili per un loro adeguato ingresso alla scuola dell’obbligo – ha scritto la Galimberti – Le iscrizioni alla scuola paritaria hanno segnato, in questi ultimi anni, un decremento rilevante. Però si è verificata una crescita costante di domande di iscrizioni alla scuola dell’infanzia statale. La frequenza alla scuola dell’infanzia statale favorisce la partecipazione di bambini provenienti da famiglie immigrate. Con il notevole vantaggio dell’apprendimento della lingua italiane, dando inoltre un notevole incremento al processo di integrazione. La scelta dell’iscrizione dei propri figli alla scuola dell’infanzia statale costituisce anche, per i genitori, motivo di minor impegno finanziario in tempi di forte crisi economica. E’ dunque necessario, secondo noi, ai fini di consentire anche ai bambini esclusi la frequenza alla scuola dell’infanzia, l’istituzione di una quarta sezione. Ricordando che nel nuovo edificio della suddetta scuola dell’infanzia statale è stata prevista e realizzata una quarta aula".

La replica del sindaco

Non è tardata ad arrivare la replica del primo cittadino Beatrice Bolandrini. "L’accusa che mi rivolgono è che favorisco la scuola privata – ha detto il sindaco – quando è grazie alla mia Giunta se oggi esiste un nuovo asilo pubblico. La realtà dei fatti è questa: sul territorio di Brignano ci sono due asili. Io sono sempre stata per la libertà di scelta e sempre lo farò. Se si vuole affossare l’Aresi, basta dirlo chiaramente. Questa non è la mia intenzione. Ricordo inoltre che l’asilo, seppur importante per la crescita e formazione del bambino, non è una scuola dell’obbligo e quindi una quarta sezione non si rende per legge necessaria. Ribadisco che per situazioni più critiche ci si potrà sedere ad un tavolo con l’Aresi per trovare la soluzione migliore. Mi sembra solo che la questione dell’asilo sia  un pretesto per fare campagna elettorale".

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