Piccone rubato e il tecnico cambia idea, i contatori vanno all'interno

Voleva installare i contatori della luce sulla strada, ma poi ha cambiato idea.

Piccone rubato e il tecnico cambia idea, i contatori vanno all'interno
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Un giubbino e un piccone rubato fanno cambiare idea al tecnico del servizio elettrico. E' successo a Zingonia di Ciserano, sotto le torri "Anna".

Via la corrente contro gli abusivi

Via la corrente alle Torri di Zingonia. Per scoraggiare l’abusivismo è stato deciso di stoppare la fornitura di energia elettrica negli ormai famigerati "palazzi del degrado". Senza luce e senza la possibilità di riscaldarsi con stufette forse gli abusivi si decideranno ad andare via. Nelle  torri però qualche regolare c'è ancora. Sono una cinquantina le famiglie che ancora abitano nei palazzi tra proprietari e affittuari con contratto. Persone che hanno pagato regolarmente tutte le bollette.

Le proteste dei regolari e l'intervento del tecnico

E proprio i residenti regolari hanno protestato a gran voce per la sospensione del servizio che ha colpito tutti indistintamente.  Dopo 3 giorni al buio, finalmente, è arrivato il tecnico dell’Enel. L’intenzione era quella di posizionare i nuovi contatori all’esterno dei palazzi.Una scelta che ai regolari, abituati a convivere da anni con i delinquenti, non è sembrata una decisione saggia. I residenti  hanno tentato di far notare all’uomo il contesto nel quale si trovava. Gli hanno  spiegato che dei contatori installati sulla strada non avrebbero avuto certo vita lunga. Il timore era quello di ritrovarsi nuovamente al buio dopo poche ore.  L'operaio però ha risposto riportando zelante gli ordini dei superiori. E’ stato necessario l’intervento "sul campo" del sindaco Enea Bagini per risolvere la situazione.

Piccone rubato, il tecnico cambia idea

Ma più che le parole del primo cittadino a convincere il tecnico del servizio elettrico ci ha pensato qualche ignoto con i fatti. Distrattosi un momento l’operaio si è accorto poco dopo che gli erano stati sottratti giubbino e piccone. A quel punto si è convinto definitivamente e i contatori sono stati installati al piano terra del palazzo, in una stanza chiusa a chiave. Amaro il commento delle famiglie regolari.  «A portare i fili dal piano terra a casa però ci abbiamo pensato noi a nostre spese anche se avevamo sempre pagato regolarmente».  Domenica sera dal secondo piano della torre Anna 1 (ufficialmente vuoto) provenivano musica e luce. Qualcosa fa pensare che l’intervento anti abusivi non sia stato risolutivo. Forse murare e controllare gli appartamenti potrebbe essere una soluzione più efficace.

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