Sportello Telematico: Covo diventa 2.0

E' stato presentato ieri sera lo sportello telematico, nato dalla sinergia di due Comuni

Sportello Telematico: Covo diventa 2.0
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E' arrivato lo sportello telematico

Le infinite code agli sportelli del Comune saranno una leggenda da raccontare ai nipoti. Infatti Covo ora viaggia ad una velocità meggiore. Lo sportello telematico darà la possibilità di presentare qualsiasi pratica da casa. Si eviteranno così code, incomprensioni, documenti da riportare indietro e quant'altro. Tutto ovviamente a costo zero, in tempi rapidissimi e senza possibilità di sbagliare.

Lo sportello telematico: esito della sinergia tra Comuni

Tre sono gli attori che hanno reso possibili l'arrivo dello sportello telematico. I Comuni di Covo e Spirano (e i loro sindaci affiatatissimi fra loro) e la società Globogis (esperta nel settore). "L'idea è stata quella di prendere il meglio dell'uno e dell'altro Comune" ha spiegato lo spiranese Giovanni Malanchini. Infatti il lavoro ha comportato un anno e più speso alla rioganizzazione degli uffici. Con un esito che nessuno si sarebbe aspettato. 292 procedimenti digitalizzati, 409 moduli telematizzati e 49 ore di formazione. Un lavoro capillare di razionalizzazione della modulistica.

L'utopia dello sportello telematico

Lo scopo principale dello sportello telematico? Non solo dare un nuovo servizio ai cittadini, ma riorganizzare completamente gli uffici e le loro pratiche, nell'ottica di un costante aggiornamento anche in base alle direttive governative. "L'obiettivo ora sarà un altro - ha detto il sindaco covese Andrea Capelletti - riuscire a far sì che il progetto non resti sulla carta e basta". Il timore è quello che come tutte le novità queste non siano recepite dai cittadini. Per questo il Comune promuoverà giornate per informare sul nuovo servizio, con possibilità di aiuto da parte degli uffici.

Il sostegno a metà della minoranza

"Siamo d'accordo sullo sportello telematico - ha detto Alvaro Bellicini - anche perché era nel nostro programma elettorale." Tuttavia c'è un però. "Bisognerebbe comunque potenziare il front office - ha detto - gli uffici comunali ad oggi sono aperti solo 4 giorni. Se con lo sportello telematico si è fatto un passo avanti, sulle residenze siamo al medioevo. Numerosi sono i cittadini che devono spendere soldi e tempo di fronte ad una richiesta di residenza. Bisogna far qualcosa per questo punto".

 

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