Violenza sulle donne, panchina rossa in piazza

Ieri lo spettacolo dei ragazzi delle scuole al termine di un percorso sulla riflessione di genere. Oggi, domenica, tante attività in palestra per riflettere sulla tematica

Violenza sulle donne, panchina rossa in piazza
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Violenza sulle donne, una panchina rossa in piazza a Cavernago.

Violenza sulle donne, la panchina rossa è in piazza

Il Comune di Cavernago ha aderito alla campagna nazionale «Panchina rossa». Nella giornata nazionale contro la violenza sulle donne è stata presentata alla popolazione la panchina rossa. Essa verrà posizionata in piazza Salvo D’Acquisto, davanti al tabellone luminoso.

Panchina rossa per riflettere

La panchina rossa, collocata in uno spazio pubblico, vuole rappresentare il posto occupato da una donna vittima di femminicidio, segno tangibile di un’assenza nella società causata dalla violenza. La panchina in piazza non può restare indifferente. La sua presenza obbliga a voltarsi, e la gente a fermarsi a riflettere. La scritta scelta riportata sul legno è una citazione di Isaac Asimov. «La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci». Oggi, domenica tanti eventi in palestra per riflettere sull'argomento.

Coinvolte le scuole

Nella giornata di ieri sono state coinvolte anche le scuole medie. I ragazzi infatti hanno dato vita ad uno spettacolo minimalista ma di forte impatto sul pubblico. L’esibizione è stato l’ultimo atto di un percorso iniziato in classe a partire dalla riflessione sul genere e dalle differenze tra uomo e donna. La professoressa Doriana Morselli ha spiegato il percorso fatto dai ragazzi e la consapevolezza a cui sono arrivati.

La violenza arriva dalla paura

«I nostri ragazzi hanno capito che la violenza deriva dalla paura, cioè quando l’ansia del fallimento supera la soglia della tolleranza. Lì scoppia la violenza – ha detto l’insegnante – Dove c’è stress e paura di fallire, lì c’è il mostro della violenza che può essere in ciascuno di noi. Averne consapevolezza può aiutare a capire i comportamenti ed evitare di sbagliare».

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