25 Aprile: schermaglie in piazza tra sindaco e parroco

L'oggetto del contendere un terreno adiacente il Municipio di Canonica, su cui si potrebbero costruire case per anziani.

25 Aprile: schermaglie in piazza tra sindaco e parroco
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«Parroco, doni il terreno accanto al Municipio per fare le case agli anziani». Un invito, quello rivolto dal sindaco al sacerdote, che è suonato come un monito a seguire le orme del suo predecessore cui il 25 Aprile si è intitolata la piazza Della Chiesa. E l’imbarazzo è stato evidente.

25 Aprile con richiesta di donazione

Una Festa della Liberazione col botto quella celebrata mercoledì mattina. Le premesse c’erano tutte, con la polemica sull’opportunità di dedicare la piazza all'ex parroco don Anselmo Crespi proprio durante la giornata di festa nazionale. Ma il sindaco Gianmaria Cerea non solo ha bacchettato gli avversari, ma ha anche invitato il parroco attuale, don Umberto Galimberti, a cedere un terreno. Ma lui ha sostanzialmente declinato l’invito davanti alla cittadinanza.

L'elogio di don Anselmo Crespi

Dopo la messa delle 10, la banda ha regalato le sue note ai tanti presenti, fra semplici cittadini, sacerdoti, autorità civili e militari e associazioni. Poi tutti si sono disposti in semicerchio intorno al sindaco, pronto a pronunciare il suo discorso. Nella prima parte ha messo nel mirino gli avversari politici, quindi ha elencato le opere che don Crespi ha lasciato alla comunità.
«Don Anselmo ha saputo vedere oltre - ha evidenziato - collaborando con le Amministrazioni o addirittura anticipandone certe scelte che, per motivi economici e di programmazione sarebbero state realizzate solo di lì a qualche anno. Ci è sembrato giusto e doveroso intitolare a lui la piazza, visto che ha messo a disposizione del Comune il terreno per la costruzione della scuola materna e del Municipio, oltre ad aver concesso per oltre 15 anni i locali parrocchiali annessi al cinema affinché i nostri ragazzi potessero frequentare le medie nel loro paese».

Parroco messo alle strette

A questo punto si è rivolto direttamente al parroco, sorpreso di essere tirato in ballo.
«Prima di scoprire la targa, rivolgo un invito e un augurio a don Umberto - ha incalzato - Canonica sta diventando un paese sempre più vecchio. La parrocchia dispone di tante strutture poco o non utilizzate che non servono né alla comunità civile né a quella religiosa. E mi riferisco in particolare al terreno su via Lodi, di fianco al Municipio… Perché non pensare insieme, comunità civile e religiosa, a una struttura che possa servire ai tanti nostri anziani?». Il sacerdote, sulle spine, ha quindi deciso di intervenire: «Oggi non c’è una sola parrocchia ma la comunità pastorale per cui, a livello amministrativo e di permessi della Curia - ha spiegato - Inoltre non si usa più che un parroco resti 25 anni, resta al massimo dieci anni. Sarà difficile». Poi ha benedetto la piazza, ma il primo cittadino non ha lasciato cadere la questione. E ha affondato il colpo: «I sindaci restano solo cinque anni, non per questo non devono fare qualche cosa».

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