Picchia la moglie e minaccia la figlioletta, 43enne in carcere

La donna è riuscita a trovare il coraggio di chiedere aiuto rifugiandosi in caserma a Urgnano. La fine di un incubo durato anni

Picchia la moglie e minaccia la figlioletta, 43enne in carcere
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Prima il raptus poi, come accadeva da anni, botte, insulti e soprusi di ogni tipo contro la moglie. E non contento ha minacciato anche il gesto il lanciare la figlioletta dalla finestra. Sabato sera la fine di un incubo per una donna e i suoi figli di Cologno al Serio.

L'esplosione di rabbia

La situazione andava avanti da anni, ma sabato sera un'esplosione di rabbia fuori controllo ha spinto la donna a chiedere aiuto ai carabinieri. Il marito, un operaio rumeno di 43 anni, con alle spalle già alcuni precedenti di polizia, è rientrato in casa evidentemente ubriaco e senza alcun motivo, ha nuovamente offeso e picchiato la moglie, procurandole lesioni varie che, successivamente, in ospedale sono state giudicate guaribili in 25 giorni.

Il coraggio della figlia

Stessa sorte per la figlioletta di soli nove anni che non ha voluto lasciare sola la madre abbandonandola nelle mani di quel padre violento. Per questo il 43enne l'ha afferrata con forza e l'ha sollevata da terra minacciando il gesto di lanciarla dalla finestra dell'abitazione che si trova al terzo piano. E' stato questo gesto, con ogni probabilità, a far scattare nella donna la forza di reagire e scappare mettendo fine all'incubo. I medici hanno giudicato guaribili in cinque giorni le ferite riportate dalla bambina.

La richiesta di aiuto

A quel punto la donna ha preso la figlia ed è scappata trovando rifugio all'interno della caserma dei carabinieri di Urgnano. Impaurite e sconvolte per ciò che era appena accaduto hanno trovato riparo e assistenza e chiesto l'intervento dei militari che si sono subito presentati a casa della famiglia. Lì hanno trovato il 43enne che ha reagito cercando di aggredire i carabinieri ed è stato quindi ammanettato. In casa anche il figlio poco più che 18enne della coppia. L'operaio è stato quindi accompagnato prima a Urgnano e poi in caserma a Treviglio.

Anni di violenze e soprusi

In ospedale, invece, è stata raccolta la testimonianza "fiume" della donna maltrattata. Si è aperto un triste squarcio sul passato di violenze e mortificazioni a cui la donna era stata sottoposta per tanti anni, il tutto sempre coperto con la speranza che l’uomo cambiasse e anche per il bene dei figli. Ingiurie di ogni tipo, minacce di morte, pugni, schiaffi ed altro ancora, azioni subite sempre in silenzio dalla donna, anche alla presenza dei figli, fino alla serata di sabato, quando probabilmente il gesto di pericolosa insofferenza rivolto contro la bambina, ha probabilmente fatto finalmente scattare una decisa reazione.

Arrestato, è in carcere

Inevitabile, quindi, l’arresto del 43enne rumeno per maltrattamenti in famiglia aggravati, lesioni personali aggravate e continuate, nonché resistenza a Pubblico Ufficiale.
Su disposizione del pm di turno, il 43enne è stato condotto in carcere a Bergamo, dove nei prossimi giorni verrà interrogato dal gip per la relativa udienza di convalida.

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