Aggressione Capriate Parlano i gestori del centro accoglienza

"I nostri centri puntano realmente all'integrazione".

Aggressione Capriate Parlano i gestori del centro accoglienza
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Aggressione Capriate, parlano i gestori del centro accoglienza di via Ceresoli.

Aggressione Capriate, parlano i gestori del Cas

Sta facendo discutere la tentata aggressione di stamattina da parte di un richiedente asilo ospite presso il Cas di Capriate a una 31enne del posto. La vicenda è esplosa sui social, ed è intervenuta anche la Lia Srl, la società che gestisce la struttura.

Il comunicato della Lia in risposta al Comitato

In nome e per conto della Lia Srl puntualizziamo che non siamo soliti rispondere a polemiche o provocazioni di alcun genere, poiché preferiamo dimostrare, con comportamenti concludenti, il nostro impegno e la nostra serietà nella gestione dei Cas a noi affidati. Purtroppo il verificarsi di queste circostanze ci ha inevitabilmente portati a dover esprimere un parere in merito alla vicenda verificatasi questa mattina. Come prima cosa, ricollegandoci alle parole scritte dal “Comitato civico centro storico di Capriate”, anche noi vi esortiamo a riflettere perché prima di scrivere articoli al vetriolo che incitano all’odio e alla violenza bisognerebbe attendere che i fatti oggetto dell’accadimento
vengano accertati dalle autorità competenti. Inoltre il Comitato asserisce che sono anni che il comune di Capriate risulti essere palcoscenico di numerosi episodi simili, accreditando la responsabilità al Cas da noi amministrato, dimenticandosi però che il nostro centro di accoglienza è attivo solo dall’ultima settimana di febbraio 2017. Quindi in merito a questa dichiarazione ci chiediamo: perché creare allarmismi e polemiche riguardo accadimenti che
inevitabilmente divengono oggetto di strumentalizzazione di qualsiasi tipo? Soprattutto in considerazione del fatto che lo stesso autore dell’articolo commenta in seguito nel post dicendo, e cito testualmente, “per ora e sono onesto non ho nulla da eccepire ai ragazzi del Cas. Nonostante non sia ancora stato accertato l’accaduto, la società ci tiene a ribadire che la violenza sulle donne deve sempre essere condannata a prescindere da chiunque sia l’autore e,
soprattutto di questi tempi, non è una tematica da affrontare con leggerezza.  In merito agli eventi che hanno costituito il fatto, giova precisare che ci sono delle indagini in corso per accertare il fatto nella sua completezza. Detto ciò in attesa degli accertamenti del caso da parte delle autorità competenti, esortiamo chiunque a non trarre conclusioni affrettate e non ponderate in ordine a qualsiasi motivo per il quale vengano mosse. Ci teniamo ulteriormente a precisare che i nostri centri di accoglienza puntano realmente all’integrazione e sono gestiti in maniera consona al dettato normativo; se ciò non bastasse lo dimostrano anche le dichiarazioni di alcuni cittadini del comune di Capriate, rilevabili sotto questo articolo. In conclusione chiudiamo il nostro intervento con la promessa che, qualora sorgessero in maniera certa e comprovata da parte delle autorità giudiziarie, delle responsabilità di carattere civile e/o penale in capo al presunto aggressore, la Lia Srl, coadiuvata dalle pubbliche amministrazioni competenti, prenderà tutte le misure necessarie volte a contrastare la condotta anti-sociale
verificatasi”.

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