Cento arresti nella Bassa dall'inizio dell'anno

E' evaso dai domiciliari per vendere la sua moto: è un pregiudicato di 35 anni il centesimo arrestato dai militari dell'Arma.

Cento arresti nella Bassa dall'inizio dell'anno
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E' evaso dagli arresti domiciliari per cercare di vendere la sua moto. Ivano Vacante, pregiudicato di 35 anni, è il centesimo arrestato dai carabinieri della Compagnia di Treviglio dall'inizio dell'anno. Di fatto uno al giorno.

Evade dai domiciliari, arrestato

 

E’ stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della stazione di Dalmine mentre stava facendo provare la sua moto a un potenziale acquirente. Sono così scattate le manette nei confronti di Ivano Vacante, 35enne pregiudicato di origini siciliane, sottoposto agli arresti domiciliari a Dalmine, in attesa di giudizio definitivo, per l'accusa di rapina. Vacante, infatti, era finito nell’indagine svolta dalla Squadra Mobile di Bergamo, con la collaborazione  dei militari della Compagnia di Treviglio, riguardante alcune rapine compiute, durante il 2016, in provincia di Bergamo.

Fregato dagli affari

Il 35enne, che aveva avuto dal giudice l'autorizzazione ad assentarsi solo per alcune necessità familiari, era invece uscito per cercare di “piazzare” la sua moto a un acquirente, risultato poi estraneo alla vicenda e in particolare all’oscuro della posizione cautelare gravante su Vacante.

Oggi in Tribunale

Dopo l'arresto con la grave contestazione di evasione, su disposizione del pm di turno, i carabinieri lo hanno ristretto ancora agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida prevista per questa mattina davanti al Tribunale di Bergamo con il rito per “direttissima”.

Cento arresti nella Bassa

Con quest’ultimo arresto, salgono a 100 gli arresti compiuti dall’inizio dell’anno ad oggi da parte dei carabinieri della Compagnia di Treviglio in tutto il territorio della Bassa Bergamasca. Di fatto uno al giorno. Si tratta di catture derivanti da arresti in flagranza di reato, da fermi di indiziato di delitto, ma anche su provvedimenti di carcerazione dell’Autorità Giudiziaria a seguito di indagini. Una quotidiana lotta anticrimine per il contrasto dei reati predatori, il traffico di sostanze stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, la violenza di genere, il traffico di armi, ma anche gravi fatti di sangue, come recentemente accaduto a Caravaggio o, nel gennaio scorso, a Dalmine.

"Tutto ciò testimonia la ferma risposta dello Stato, attraverso le sue Istituzioni preposte al mantenimento della sicurezza dell’ordine pubblico, di fronte agli episodi delittuosi che minano, a vario titolo, la pacifica convivenza sociale".

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