Furto in casa parrocchiale, sottratti circa 1500 euro

Sabato sera alcuni malviventi si sono introdotti nella casa parrocchiale e, dopo averla messa a soqquadro, sono fuggiti con un bottino di 1500 euro.

Furto in casa parrocchiale, sottratti circa 1500 euro
Pubblicato:

È costata cara Juve-Inter ai preti di Sergnano. Mentre i due sacerdoti guardavano la partita nel bar dell’oratorio, infatti, dei malviventi si sono introdotto nella casa parrocchiale dal retro e hanno messo a soqquadro l’appartamento, fuggendo con un bottino che si aggira attorno ai 1500 euro.

Il furto in casa parrocchiale

A raccontare l’accaduto è stato don Natale Grassi Scalvini, collaboratore di don Francesco. È stato lui, infatti, don Natale, il primo a giungere sul posto dopo il furto: «Finita la partita don Francesco si è fermato ancora un attimo in oratorio – ha spiegato don Natale – Io invece sono tornato a casa. Ho trovato la porta chiusa a chiave, ma una volta entrato ho capito subito che qualcosa non andava. L’abitazione era completamente sottosopra, soprattutto lo studio di don Francesco. Lì c’erano i soldi. Non erano molti, ma tra le offerte, i soldi dei ragazzi del campo scuola, qualcosa dell’oratorio e qualcosa di personale, i ladri devono aver racimolato circa 1500 euro».
Bottino che sarebbe potuto essere anche superiore: «In camera mia c’è anche la cassaforte – ha proseguito don Natale – I ladri hanno cercato di aprirla usando tutte le chiavi che hanno trovato in casa, ma non ci sono riusciti».

Studio don Francesco dopo furto
Lo studio del parroco, don Francesco, dopo il passaggio dei ladri

La dinamica dell'accaduto

Secondo una prima ricostruzione, pare che i malfattori si siano introdotti nell’abitazione parrocchiale passando dal retro. La porta-finestra del primo piano è stata infatti sfondata, e la fuga dei malviventi deve essersi svolta attraverso il parco retrostante: «Davanti alla casa parrocchiale ci sono le telecamere del Comune, ma i ladri dovevano saperlo, visto che sono passati dal retro – ha spiegato sempre don Natale – Abbiamo trovato due tegole a terra in prossimità del muretto che volge verso parco Tarenzi».

«Ci tenevano d'occhio»

«Noi abbiamo un allarme in chiesa e uno nella casa parrocchiale - ha chiarito sempre il sacerdote - L’allarme della chiesa è sempre attivo, quello in casa non sempre. Sicuramente però questi delinquenti ci tenevano d’occhio: qualcuno ci ha detto di aver notato gente nuova in oratorio, quella sera, forse un individuo che ci stava controllando. Queste sono solo supposizioni, ma sicuramente ci tenevano d’occhio quella sera».

Seguici sui nostri canali