Preso lo spacciatore "seriale" della Bassa

Il 20enne, magrebino, era ricercato da qualche settimana. Dal 2015 era punto di riferimento dello spaccio di eroina e cocaina nella Bassa

Preso lo spacciatore "seriale" della Bassa
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Catturato a Milano un marocchino 20enne ricercato da settimane. Arrestato lo spacciatore seriale di eroina che smerciava nella Bassa.

Ricercato da settimane

Ieri pomeriggio, mercoledì, i carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno individuato e catturato a Milano un marocchino 20enne ricercato da alcune settimane dai militari in quanto destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa a suo carico dal gip del Tribunale di Bergamo. Le indagini che avevano portato all’emissione del provvedimento restrittivo nei confronti del magrebino erano state condotte nello specifico dai militari della Stazione di Romano di Lombardia che, nei mesi precedenti, avevano ricostruito l’articolata rete di spaccio “su piazza” del 20enne, irregolare sul territorio nazionale e con alle spalle appunto trascorsi criminali analoghi.

Lo spaccio nella Bassa

I Comuni interessati dallo smercio di eroina erano quelli di Barbata, Calcio, Cologno al Serio, Cortenuova, Romano di Lombardia e Ghisalba, una macro area dove, dati alla mano, il consumo di eroina è ritornato prepotentemente ad occupare una “fetta” importante del mercato degli stupefacenti. E’ stata così ricostruita l’attività criminale del 20enne già a partire dal 2015, anche se la svolta nelle indagini è arrivata soltanto nel febbraio 2016, quando lo straniero in questione venne arrestato in flagranza di reato in compagnia di un suo connazionale a Barbata.

Le indagini

Da quel momento in poi è iniziata l’analitica indagine degli investigatori dell’Arma, che ha fatto luce sul ramificato sistema di spaccio di eroina che il marocchino aveva messo in piedi e che si consumava per lo più nei campi e nelle aree verdi dei comuni interessati o addirittura in cave e cascine dismesse della zona. Una dose di eroina, un grammo circa, veniva mediamente smerciata a 20 euro. In certi casi veniva “piazzata” anche la cocaina, in questo caso ovviamente a un prezzo superiore. Sono state sia le indagini tradizionali che quelle tecniche a delineare i contorni del meccanismo di spaccio del giovane magrebino, che si interfacciava con decine di clienti, tutti italiani domiciliati per lo più nella Bassa Bergamasca, di età ed estrazioni sociali diverse.

Un giro d'affari di migliaia di euro

Lo stesso gip nella relativa ordinanza di custodia cautelare applicativa del carcere parla di “radicamento territoriale dell’indagato nell’area della bassa bergamasca”. Gli inquirenti stimano il volume d’affari criminoso in molte migliaia di euro, valutazione naturalmente al ribasso se considerata la serialità dell’azione di spaccio fotografata dai carabinieri. Diverse centinaia, difatti, le cessioni di droga ricostruite dai militari dell’Arma durante l’indagine svolta.
A fine settembre scorso, i carabinieri della Compagnia di Treviglio avevano già catturato e ristretto in carcere con le medesime contestazioni l’altro magrebino, un 21enne, di fatto partner criminale di quello arrestato oggi pomeriggio. Il cerchio si è quindi definitivamente chiuso.

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