Addio a Luca, l'angelo dei profughi aveva tre figli

E' Luca Vacis, 38 anni, coordinatore del centro di accoglienza per profughi di Castel Liteggio, la vittima dell'incidente di stamattina a Verdellino.

Addio a Luca, l'angelo dei profughi aveva tre figli
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E' Luca Vacis, 38 anni,  la vittima dell'incidente di stamattina a Verdellino. Legato alla famiglia Vacis della "Vacis prefabbricati" di Covo, da alcuni anni aveva lasciato l'edilizia per dedicarsi alla cooperazione sociale. Gestiva infatti il centro di accoglienza temporanea per profughi di Castel Liteggio. Lascia tre figli piccoli.

Tragedia all'alba

L'incidente attorno alle 5.50 lungo la Provinciale Francesca. Vacis, 38 anni,  figlio del fondatore della nota azienda di prefabbricati con sede a Covo, viveva a Castel Liteggio, accanto al castello visconteo, insieme alla madre.  Stava andando a Bergamo, stamattina all'alba,  quando è avvenuta la tragedia. Stava percorrendo la Provinciale a bordo della sua Mercedes Classe A rossa, quando per cause da accertare si è schiantato contro un camion. Devastante l'impatto: per il 38enne non c'è stato nulla da fare.

Inutili i soccorsi

L'altro ferito è un 44enne. Sembra che un camion stesse uscendo da un distributore di benzina, quando per cause ancora da accertare Vacis l'abbia preso in pieno. L'automobilista nell'impatto con il mezzo pesante non ha avuto scampo. Sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco di Treviglio e i carabinieri, ma a nulla sono valsi, purtroppo, i soccorsi.

Il centro per i profughi

Padre di tre figli di 10, 9 e 2 anni, Luca Vacis ha un passato da appassionato di automobilismo. In particolare, ha corso tra il 1999 e il 2001 in due squadre: Team Inzani e Draco Junior team, nelle formule Formula 3000 Italia ed Euro3000.  Il fratello gemello, Marco, è invece un soccorritore per la Croce rossa di Treviglio. La sua famiglia, circa tre anni fa, aveva affittato  una parte della proprietà  di Castel Liteggio alla cooperativa Rinnovamento di Antegnate. Era nato così il centro di accoglienza temporanea per richiedenti asilo che oggi ospita una quarantina di profughi di Castel Liteggio. Lui ne era il coordinatore, ha spiegato oggi una parente al Giornale di Treviglio. Si occupava di tutto, dall'amministrazione della comunità al rifornimento di viveri fino all'organizzazione delle attività quotidiane.

Salma ancora non disponibile

Non è stato ancora rilasciato il nulla osta per l'allestimento della camera ardente e i familiari stanno ancora aspettando di poter fissare i funerali.

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