La Curia scrive ai musulmani per il Ramadan: "Sì all'iftar condiviso"

Domani comincia il Ramadan e la Curia di Bergamo scrive ai sacerdoti e alle comunità musulmane: "Preghiamo insieme per il dialogo".

La Curia scrive ai musulmani per il Ramadan: "Sì all'iftar condiviso"
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Domani comincia il Ramadan e la Curia scrive ai sacerdoti e alle comunità musulmane: "Preghiamo per il dialogo". E rilancia gli iftar condivisi: "Una buona occasione".

Sì all'iftar condiviso

Pregare insieme e rompere insieme il digiuno diurno del Ramadan, che comincerà proprio domani, martedì. E' questo l'invito che l'Ufficio diocesano per il Dialogo interreligioso di Bergamo ha lanciato alle comunità musulmane bergamasche e a tutti i parroci e ai curati degli oratori della Diocesi. L'idea di festeggiare insieme il mese sacro dell'Islam, che si concluderà il 14 giugno, si concretizza nelle intenzioni della Diocesi nell'esortazione ai sacerdoti bergamaschi di informare le comunità, invitando anche i fedeli cattolici a una preghiera. E a organizzare, con le associazioni islamiche del territorio, eventi di condivisione come quelli che già da un paio di anni si realizzano ad esempio a Romano di Lombardia, tramite l'associazione Pace.

L'iftar condiviso a Romano di Lombardia, nel 2016. A organizzarlo fu l'associazione Pace. Nella foto, il presidente Adil Lachguer con l'ex sindaco Michele Lamera, Mirosa Servidati ed Emiliano Bellini

Una cena per rompere il digiuno

L'iftar è il pasto serale consumato dai musulmani per interrompere il loro digiuno quotidiano durante il mese islamico del Ramadan. Si consuma in famiglia, ma spesso anche in eventi pubblici organizzati da associazioni o centri culturali islamici, a volta in collaborazione con le parrocchie e gli oratori. Che riempiono le sale della comunità con piatti della tradizione maghrebita preparati dalle famiglie islamiche, che vengono condivisi con i partecipanti italiani. "Penso sia una buona occasione per favorire la reciproca conoscenza e collaborazione tra i fedeli cristiani e musulmani, nonché cittadini dello stesso luogo" spiega nella lettera ai parroci Don Massimo Rizzi, direttore dell'Ufficio per il Dialogo Interreligioso.

La lettera dalla Curia

Ecco il testo della missiva spedita in questi giorni dall'Ufficio. E che significativamente presenta due date: quella secondo il calendario gregoriano e quella secondo islamica:

 Bergamo, 12 maggio 2018 / 26 shawwal 1439 

Carissimo
come ogni anno, desidero raggiungerti con questa lettera per informarti dell’inizio del mese di Ramadan, mese sacro per i musulmani, mese di digiuno e di preghiera, tempo forte per la promozione della propria pratica religiosa, ma anche di festa e di condivisione: quest’anno cade, a Dio piacendo, tra il 15 maggio e il 14 giugno 2018.
Promuovere è uno “dei quattro verbi fondati sui principi della dottrina della Chiesa” che Papa Francesco ha ribadito in occasione dell’ultima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato quale risposta “alle numerose sfide poste dalle migrazioni contemporanee”.
Per Papa Francesco, “Promuovere vuol dire essenzialmente adoperarsi affinché tutti i migranti e i rifugiati così come le comunità che li accolgono siano messi in condizione di realizzarsi come persone in tutte le dimensioni che compongono l’umanità voluta dal Creatore. Tra queste dimensioni va riconosciuto il giusto valore alla dimensione religiosa, garantendo a tutti gli stranieri presenti sul territorio la libertà di professione e pratica religiosa.” Ti chiedo per questo di informare la tua comunità, invitando anche i fedeli ad una preghiera, in vista di una realizzazione continua di tutte le dimensioni che compongono l’umanità voluta dal Creatore e di crescita continua nel dialogo tra i popoli e le diverse fedi. Desidero anche rilanciare l’opportunità di vivere momenti di incontro durante il mese di Ramadan. In particolare, da alcuni anni, l’Ufficio Dialogo interreligioso sostiene l’Iftar condiviso, momento di condivisione della rottura del quotidiano digiuno. Organizzato da Associazioni o Centri Culturali musulmani, in collaborazione con le Parrocchie e gli Oratori, penso sia una buona occasione per favorire la reciproca conoscenza e collaborazione tra i fedeli cristiani e musulmani, nonché cittadini dello stesso luogo.
Qualora tu sia interessato (a secondo di ciò che è presente sul territorio della tua parrocchia), ti confermo la disponibilità da parte mia e degli operatori dell’Ufficio ad accompagnare iniziative simili, nel momento organizzativo come anche nello svolgimento, per quanto possibile.
Anche l’iniziativa della peregrinatio delle spoglie mortali del santo papa Giovanni XXIII sarà segnata da un appuntamento realizzato, unitamente all’Ufficio ecumenismo, in collaborazione con alcune Associazioni musulmane e con i responsabili del Centro accoglienza richiedenti asilo di Sotto il Monte, la sera del 5 giugno, dedicata all’ecumenismo e al dialogo interreligioso. Invitandoti a estendere l’augurio di Ramadan Karim anche da parte mia ai musulmani presenti sul territorio della tua parrocchia, ti ringrazio per la disponibilità, dandoci nuovamente appuntamento per la fine di Ramadan, occasione in cui portare gli auguri del nostro Vescovo e quelli di Papa Francesco.

Don Massimo Rizzi
Ufficio Dialogo Interreligioso

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