Metti un Caravaggio all'Autogrill. Anzi, tre

Immaginate di fermarvi in Autogrill, bere un caffè prima di rimettervi in viaggio e trovarvi davanti le straordinarie opere del Caravaggio.

Metti un Caravaggio all'Autogrill. Anzi, tre
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Immaginate di fermarvi in Autogrill, bere un caffè prima di rimettervi in viaggio e trovarvi davanti le straordinarie opere del Caravaggio. Sembra un’ipotesi un po’ strana eppure è proprio quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi.

Rimandata di pochi giorni l'apertura

Prima di Natale (presumibilmente attorno al 20 dicembre) apriranno le due aree di servizio, Adda Nord e Adda Sud, lungo il tracciato di Brebemi in territorio di Caravaggio. Uno slittamento di pochi giorni, rispetto all'annuncio che voleva l'inaugurazione proprio entro il ponte dell'Immacolata. Ma in sostanza ci siamo. E c'è una novità. Oltre a corner con prodotti tipici e totem multimediali per la promozione turistica, negli autogrill di Brebemi potrebbero spuntare, temporaneamente, anche i tre cloni delle opere del Caravaggio attualmente «ostaggio» della chiesa di San Giovanni, da un anno inagibile.

L'idea di Bettoni

Il condizionale è d’obbligo. D’altra parte si tratta ancora di un progetto agli albori, ma l’interesse è stato confermato dallo stesso sindaco Claudio Bolandrini.
In realtà l’iniziativa avrebbe un respiro molto più ampio: si tratterebbe, infatti, di una vera e propria esposizione itinerante che oltre a toccare il tracciato di Brebemi prevede almeno altre due tappe. «C’è un progetto di cui si sta parlando con il presidente di Brebemi Francesco Bettoni che vede interessata anche una banca partner di Brebemi - ha spiegato il primo cittadino - Non si tratta certo di regalare i cloni all’autogrill, ma di un’azione di promozione culturale del territorio. Per noi è l’occasione per rendere fruibili i cloni che da tempo sono chiusi in una chiesa inagibile esposti al degrado. Si tratta, però, di un’iniziativa limitata nel tempo. I cloni (che ricordiamo sono costati circa 120mila euro, ndr) poi torneranno a Caravaggio e speriamo nel frattempo di aver trovato una nuova location adatta ad ospitarli».

Unire l’utile al dilettevole...

Per l’Amministrazione, infatti, si tratta di un’occasione da prendere al volo. L’interessamento dimostrato da Brebemi, infatti, risolverebbe (almeno temporaneamente) il problema logistico legato ai cloni e nel contempo aiuterebbe concretamente la promozione turistica non solo di Caravaggio, ma di tutto il territorio.
Oggi, i tre cloni delle opere di Michelangelo Merisi, si trovano all’interno della chiesa di San Giovanni Battista, chiusa da un anno a causa di pericoli strutturali importanti. Non solo. La situazione di degrado è lampante. Lo abbiamo potuto constatare di persona, a settembre, durante un sopralluogo in compagnia del sindaco Bolandrini. Caschetto in testa avevamo potuto toccare con mano lo stato di abbandono e incuria della chiesa e la strumentazione, ormai datata, della sala dedicata ai cloni.

San Bernardino a Caravaggio
San Bernardino a Caravaggio

E poi, una casa a San Bernardino

La necessità di dare una nuova vita alle opere, che se pur copie sono veramente incredibili, è emersa in modo evidente anche agli occhi del primo cittadino.
Le risorse per permettere lo spostamento in sicurezza e la mancanza di locali adeguati ad accoglierli, però, avevano reso tutto molto difficile da attuare.
Allo stesso tempo impossibile dimenticarli chiusi dietro a un porta. Da qui la volontà di attivarsi e cercare altre strade percorribili.
Un’esposizione itinerante, che vedrebbe la partecipazione dello studio che si occupò della realizzazione dei cloni, sembra essere la risposta a tutti i problemi. In questo modo mentre le opere tornano a «mettersi in mostra», l’Amministrazione comunale avrà tempo per trovare sponsor, contributi e locali idonei. Chissà che per quel momento non siano completati i lavori a San Bernardino...
Proprio lì, nella parte Settecentesca, potrebbero trovare casa.

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