Sindaco Bonaldi nega qualunque frizione con Luca Guadagnino

Le relazioni con la produzione e il regista restano ottime, la città e il territorio hanno portato a casa molto più di quanto hanno comunque generosamente messo a disposizione.

Sindaco Bonaldi nega qualunque frizione con Luca Guadagnino
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Sindaco Bonaldi: “Versione parossistica della realtà dei rapporti fra il Comune di Crema, la città medesima, e il regista Luca Guadagnino.”

Sindaco Bonaldi una lettera pubblica per Guadagnino

“Intervengo a proposito di recenti titoli comparsi sui media, che a mio avviso hanno offerto una versione parossistica della realtà dei rapporti fra il Comune di Crema, la città medesima, e il regista Luca Guadagnino. Parto da un dato di fatto: Crema registra un momento di grazia a livello nazionale e internazionale in virtù del film Chiamami col tuo nome. Siamo contenti e orgogliosi di avere a suo tempo creduto nel progetto e sostenuto la produzione di un’opera che ha portato il nome di Crema nel mondo. Chiaramente il merito è tutto del regista e della sua capacità di saper cogliere ed esaltare la bellezza dei nostri territori, ora diventata un dato acquisito a livello internazionale.”

Una festa per Guadagnino

“Il rapporto della nostra città e del territorio con il cinema parte da lontano, sia per una serie di pellicole del passato recentemente riproposte con successo dal Centro Galmozzi, sia per figure che ci legano in modo saldo a questo mondo, a partire dai pionieristici documentari girati negli anni ’50 e’ 60 dal leggendario conte Leonardo Bonzi, per arrivare a personalità dei giorni nostri quali il regista Marco Tullio Giordana, il produttore Pietro Valsecchi, i giovani e talentuosi sceneggiatori cugini Zurla, fino, appunto, al regista cremasco d’adozione Guadagnino. Stiamo lavorando, insieme a un partner culturale locale, ad una proposta estiva che esalti questo legame della città col mondo della celluloide e, nel corso dell’estate,  vorremmo potere organizzare in Comune e in piazza una grande festa in onore del regista Luca Guadagnino, per esprimergli la nostra gratitudine con un riconoscimento ufficiale. Al contempo  ci si sta muovendo, come è noto, anche sul fronte della promozione culturale e turistica, per sfruttare il più possibile questo momento di grandissima notorietà. Reindustria e Proloco sono partner del Comune in questa azione di promozione. Il Comune di Crema può essere soltanto orgoglioso di quanto fatto, dal regista in primis, ma anche dall’Amministrazione che, in epoca non sospetta, stipulando un accordo con Lombardia Film Commission e poi con la produzione, ha investito poche migliaia di euro ritrovandosi “in dono” un film da Oscar.”

Fascinazione iconica

“Nel caso specifico di Chiamami col tuo nome, il richiamo del pubblico, il coinvolgimento della città sono stati vissuti in modo molto diretto e quasi incontrollato: la forte riconoscibilità delle location ha contributo a rendere iconiche immagini già potenziate dal successo planetario della pellicola, e questo ha generato un clima di esaltazione e di orgoglio collettivo. Va fatto presente, per capire quanto successo dopo: nella nostra storia non avevamo mai avuto a che fare con questa fusione tra iconicità mondiale e riconoscibilità immediata in spazi relativamente piccoli. I dati circa le ricadute di questa notorietà non sono invenzioni politiche. Il flusso turistico, la presenza di visitatori, l’attenzione sui social media, i contatti web, il numero di follower. Sono dati misurabili. Non sono opinabili. E ci dicono di un incremento di notorietà ed interesse impensabile e al di là di ogni più rosea previsione.”

La curva di apprendimento

“Vero che qualche leggerezza si è commessa, in buona fede e allo scopo di sfruttare questo momento favorevole,  nell’impiego di alcune immagini del film per materiale promozionale che in ogni caso è già stato ritirato  dopo il chiarimento avuto con la produzione: sono bastate due telefonate e una mail. C’è stato eccesso di entusiasmo e travolti da questa “onda anomala”  di fama e di attenzione internazionale non si è stati perfetti nella sempre complicata cornice dell’uso di materiali che hanno una proprietà intellettuale, ma che vengono condivisi in tutto il mondo fino al punto da sembrare di pubblico dominio. Ma è proprio questo il punto: si è trattato di un semplice chiarimento e chi detiene la proprietà intellettuale ha assolutamente diritto di farlo notare, come la produzione ha fatto, senza peraltro che ne derivasse alcun contenzioso o alcuna tensione. Quella di Crema con la vicenda eccezionale del film e il marketing territoriale è una classica curva di apprendimento: la prossima volta, che ci auguriamo per noi e per il Territorio possa essere molto presto,  saremo tutti più preparati; in ogni caso c’è l’attenuante di una attività non commerciale, quella della promozione territoriale, che non ha tratto un profitto economico da quell’impiego.”

Ottimi rapporti

“Le relazioni con la produzione e il regista restano ottime, la città e il territorio hanno portato a casa molto più di quanto hanno comunque generosamente messo a disposizione, Crema oltre alla notorietà internazionale ha ottenuto una prima italiana che è stata un unicum a livello nazionale, con regista e cast presenti che hanno salutato i 1300 spettatori nelle 5 sale del cinema Portanova, insieme alla stampa specializzata nazionale e straniera. Oggi giorno registriamo presenze turistiche, con un incremento di visitatori dall’estero concreto, che misuriamo anche a vista d’occhio girando in città. Oltre a questo ritorno, Crema ed il Cremasco grazie al film e a Luca Guadagnino hanno acquisito consapevolezza del proprio valore, incrementando il sentimento identitario e di appartenenza e anche questo è un risultato importante, inatteso, che incoraggia ogni giorno di più operatori della ricettività, del turismo, della cultura, a pensare e progettare in grande, con proposte di qualità e spessore. Grazie al film Crema è meno provinciale e sta compiendo quel salto di scala culturale al quale lavoriamo ormai da qualche anno. Non possiamo che essere grati e andare avanti.”

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