Brumotti a Zingonia ha scoperto l'acqua calda

Bastavano un megafono e due telecamere per sgominare lo spaccio, ad averlo saputo qualche anno fa...

Brumotti a Zingonia ha scoperto l'acqua calda
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Ieri sera a Striscia la Notizia, il famoso programma di canale 5, è andato in onda un servizio di Vittorio Brumotti a Zingonia. Tema centrale del breve clip video: lo spaccio, sgominato dal prode ciclista con l'aiuto di un megafono.

Brumotti a Zingonia

Il clip video è breve ma incisivo. Si vedono diverse scene di contrattazione tra spacciatori e clienti, scambio di droga e denaro. Il coraggioso Brumotti, con il solo sostegno di qualche nerboruto cameraman e di un paio di furgoncini di Mediaset appostati nel parcheggio del Famila si è avventurato sotto le torri di via Monaco. Uscito dall'auto armato del fido megafono ha apostrofato gli spacciatori mettendoli in fuga.

Ciserano o Verdellino?

Come spesso capita a chi non conosce il territorio, Brumotti non ha ben capito in quale comune si trovasse. Tant'è che ha registrato il finale del suo video sotto un cartello stradale che riporta l'indicazione "Zingonia (Verdellino). Le torri di via Monaco sono però collocate nella parte di Zingonia sotto la giurisdizione di Ciserano. Un qui pro quo che ha fatto storcere il naso a qualche verdellinese. A Verdellino, in piazza affari e alle quattro torri di via Oleandri, si sta facendo molto per combattere il degrado. Certo è che vedere vanificato tutto questo lavoro dal primo Brumotti che passa non deve essere stato piacevole per l'Amministrazione comunale, che con ogni probabilità chiederà una rettifica al programma di Antonio Ricci.

Grazie Brumotti, ad averlo saputo prima...

Va detto, il finale del servizio è veramente esilarante. "Nel nostro piccolo abbiamo fatto qualcosa - chiosa Brumotti orgogliosissimo della sua performance - ora per un po' di tempo questi spacciatori non venderanno le loro dosi". Beh su questo Vittorio ha ragione: per quei 12 secondi necessari a fare il giro dei palazzi "Anna" di corsa forse lo spaccio si è fermato. Meno male che i colleghi narcotrafficanti che lavorano sotto gli "Athena" hanno garantito la continuità del servizio. Certo che ad averlo saputo qualche anno fa che bastavano due telecamere e un megafono per fare quello che non sono riusciti a fare i maxiblitz delle forze dell'ordine, ci saremmo organizzati prima.

La voce dell'irriverenza?

Quando è nata Striscia la Notizia aveva un bellissimo slogan: "la voce dell'irriverenza". E proprio con l'irriverenza ha fatto successo. Il servizio di ieri sera però di irriverente non ha assolutamente niente. Il territorio di Zingonia ha una complessità tale da rendere effettivamente difficile riassumerne tutti gli aspetti in un video di pochi minuti. Ma quello che è andato in onda ieri sera è di una banalità disarmante. Stranieri che spacciano sotto le torri. Punto. Sarebbe stato molto più interessante, ad esempio, anche solo far vedere chi sono i clienti. Sarebbe bastato cercare di capire, fare un minimo lavoro di ricerca su cosa sia Zingonia, chi siano i suoi abitanti, cosa ci sia oltre allo spaccio. Certo, fermarsi sulla superficie è molto più semplice. Però forse il programma dovrebbe cambiare slogan. Perchè non provare con "la voce dell'inconsistenza"?

 

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