Casa albergo Villa Orchidea: concessa una proroga, la scadenza è per il 28 febbraio

L’Ats di Bergamo e i Nas di Brescia hanno bussato alla porta della casa-albergo di via Treviglio il 4 febbraio, per un’ispezione, e dopo la diffida arrivata dal Comune la struttura ha chiesto una proroga e un incontro con il sindaco.

Casa albergo Villa Orchidea: concessa una proroga, la scadenza è per il 28 febbraio
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Ci sono aggiornamenti per quanto riguarda la vicenda di  Villa Orchidea a Badalasco, frazione di Fara d'Adda. E' stata concessa una proroga con scadenza il 28 febbraio.

Le parole del sindaco

A comunicarlo è stato il sindaco di Fara Armando Pecis. "E' stata concessa una proroga che scadrà giovedì prossimo - ha detto - si sta facendo il possibile tra Ats e Comune tramite assistenza sociale per trovare una nuova sistemazione agli ospiti. Ecco perché sono stati allertati i servizi sociali  di residenza degli ospiti. Vedremo cosa fare dopo questo nuovo termine".

L'antefatto

L’Ats di Bergamo e i Nas di Brescia hanno bussato alla porta della casa-albergo di via Treviglio il 4 febbraio, per un’ispezione, e dopo la diffida arrivata dal Comune la struttura ha chiesto una proroga e un incontro con il sindaco. Il verbale del sopralluogo parla di "difformità rispetto ai provvedimenti autorizzativi dell’attività di accoglienza esercitata". Al momento del sopralluogo, infatti, "è stata rilevata la presenza di 14 anziani ospiti, in assenza di personale con adeguata qualifica professionale, di qualsivoglia ambito, sanitario, sociosanitario e assistenza tutelare, affetti da pluripatologie e che necessitano di terapia farmacologica continuativa e qualificata assistenza continuativa e diretta per l’esecuzione delle attività di base della vita quotidiana"».

Una struttura privata

"Villa Orchidea" è una struttura privata che fa capo alla famiglia Basciu, è stata messa sotto la lente di ingrandimento ed è stata acquista tutta la documentazione. "Non sono emerse situazioni di degrado - aveva spiegato il sindaco Armando Pecis - Il problema è che non c’è stato l’adeguamento alle normative: vi possono essere ricoverate solo persone autosufficienti invece sono stati trovati 14 ospiti che soffrono di diverse patologie e necessitano assistenza da parte di personale specializzato. Purtroppo non è la prima volta che accade".

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