Antenna Vodafone. Kicicrede attacca il sindaco

Antenna Vodafone per 30 anni nel parco dell'Oglio. Polemica sulla decisione del sindaco e kicicrede scende in piazza.

Antenna Vodafone. Kicicrede attacca il sindaco
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Antenna Vodafone per 30 anni: Kicicrede in piazza contro la scelta del sindaco: «un’antenna che non serve nel parco dell’Oglio».

Hanno tappezzato Cividate di manifesti e volantinato casa per casa subito dopo il Consiglio comunale del 18 maggio.  Poi hanno aspettato le trascrizioni. Il gruppo kicicrede le ha distribuite in piazza del Comune domenica mattina.

 

Contraddizioni della maggioranza

«Antenna Vodafone non serve ha dichiarato il sindaco nel Consiglio del 27 aprile – ha spiegato il consigliere Francesco Gatti -. Il segnale verrebbe agganciato ad un altro ponte radio, per cui i telefonini funzionerebbero lo stesso. Anche se venisse tolta. Inoltre in Consiglio il capogruppo di maggioranza Riccardo Caproni non si è detto convinto della decisione del sindaco di rinnovare la concessione per trent’anni.

Leggo dalla trascrizione. “Io non ho mai apprezzato né le antenne in quel posto, non ho mai capito perché il parco dell’Oglio abbia dato l’assenso a suo tempo. Non mi piacciono tutt’ora, ma a questo punto eliminarne una e perdere 30-80 mila euro e lasciarne un’altra che ha la stessa bruttura. A questo punto bruttura per bruttura me le tengo tutte e due”. Per incassare 55mila euro tutti e subito il sindaco ci obbliga a tenerci un’antenna per 30 anni». Ma nel Consiglio del 18 maggio il sindaco Gianni Forlani si è scusato chiarendo con non aveva capito si trattasse dell’antenna Vodafone.

La proposta di Kicicrede

«E’ solo grazie al mio intervento che ha approfondito la questione. – ha detto Gatti – Io invece credo che abbiamo perso l’occasione di bonificare l’area. Sappiamo della previsione di realizzare una nuova piazzola ecologica altrove. Il nostro obiettivo è lo spostamento dell'antenna Vodafone e l'altra antenna per bonifica dell’area situata nel parco Oglio Nord. Il tutto ad un prezzo congruo e dilazionato per il periodo della convenzione. Ricordo infatti che quando l’ex sindaco aveva fatto una convenzione nel 2014 per cinque anni e chiesto il pagamento residuo tutto subito prima delle elezioni – continua Gatti – Forlani l’aveva criticato perché chi sarebbe venuto dopo si sarebbe trovato l’antenna senza percepire nulla. Adesso lui sta facendo la stessa cosa».

 

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