Romano

Emergenza migranti, Nicoli a Fratelli d'Italia: "Dopo quattro mesi si sono svegliati"

Il sindaco di Romano ha replicato alla lettera aperta del circolo cittadino del partito di Giorgia Meloni che lo criticava per la gestione dei richiedenti asilo all'Hotel La Rocca.

Emergenza migranti, Nicoli a Fratelli d'Italia: "Dopo quattro mesi si sono svegliati"
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Il sindaco di Romano ha replicato alla lettera aperta del circolo cittadino del partito di Giorgia Meloni che lo criticava per la gestione dei richiedenti asilo all'Hotel La Rocca.

Crisi, presidi e lettere

Gli effetti della notte di crisi all'ex Hotel la Rocca di Romano, ora centro di accoglienza, si fanno ancora sentire. Dopo il presidio di settimana scorsa del Partito Democratico alla presenza del senatore Antonio Misiani, il circolo di Romano di Fratelli d'Italia ha inviato una lettera aperta al primo cittadino di Romano, Sebastian Nicoli in cui lo ha criticato per la gestione della crisi, denunciando scarsa sicurezza in città. Una lettera a cui il sindaco ha replicato.

"Romano c’è una questione in merito ai richiedenti asilo ospitati presso l’ex hotel “La Rocca" -- ha detto Nicoli - Io, invece, è da Giugno che lo dico, denunciando come si sta gestendo questa emergenza qui da noi. E lo faccio esercitando il mio ruolo, assumendo la responsabilità dei miei gesti e delle mie parole, non agitandomi, come dice qualcuno. Immagino che essere quella forza politica che, andata al governo promettendo la soluzione del problema “richiedenti asilo”, e proprio a Romano misura l’evidenza di un così misero fallimento, deve essere frustrante. Non poter scendere in piazza con i bandieroni, chiamando lo stuolo di politici, più o meno nazionali, per poter fare un po’ di audience o chiedere, come avvenne nel 2016, ben tre Consigli Comunali per parlare del “problema dei clandestini” presso l’hotel “La Rocca” deve essere veramente imbarazzante. Quando si ha l’evidenza che non solo si é completamente e volutamente ignorato che c’è un’emergenza".

Comunicazioni al Consiglio

Il sindaco durante la seduta del Consiglio comunale del 4 ottobre, ha letta una comunicazione all'assemblea. Tra il pubblico erano presenti i rappresentanti del circolo di Fratelli di Romano che nella lettera aperto lo hanno criticato di essersi messo al sicuro da future ripercussioni.

"Quella sera ho riportato in modo puntuale, ritenendolo doveroso, quanto avvenuto la notte prima presso l’ex hotel “La Rocca” affinchè rimanesse agli atti del Consiglio stesso. - ha detto il sindaco Ho anche spiegato come, in una vicenda come quella, ogni organo deve prendersi le sue responsabilità e ci mancherebbe se non fosse così: la Prefettura con le sue scelte e i Vigili del Fuoco e ATS con le relazioni scaturite dai loro sopralluoghi. Non ho capito bene invece l’aspettativa di FDI? Dovrei prendermi io la responsabilità di cose che competono ad altri? Temo che loro fossero distratti quando, quest’estate, ho comunicato, a più riprese, ai cittadini romanesi quale era il mio punto di vista o cosa stavo facendo per porre, ripetutamente, all’attenzione della Prefettura i problemi derivanti dall’ammassamento di persone in quella struttura e la ricaduta sulla Città, anche sul piano della sicurezza. Forse erano altrove quando ho incontrato il Prefetto e rendicontato ai cittadini gli esiti dell’incontro. Forse impegnati a trovare le parole del primo comunicato in quattro mesi, nemmeno hanno colto i contenuti di quanto esposto in Consiglio e riportato da tutti giornali. I consigli, se non sono pretestuosi, li ascolto".

Sicurezza in città

Infine il tema degli interventi, le misure di sicurezza suggerite da Fratelli d’Italia al sindaco di Romano.

"La Polizia Locale c’è ed opera per quanto può. Chissà se hanno chiaro che, mentre consigliano di rivolgersi, per avere un supporto, ai Comuni vicini quegli stessi Comuni dipendono dalla nostra di Polizia Locale. O se sanno che gli altri paesi limitrofi, se va bene, hanno un agente in servizio e se ne hanno qualcuno in più, giustamente, se li tengono ben stretti. Dovrei chiedere ai Comuni vicini di “prestarmi” gli agenti? Praticamente i nostri? O i pochi degli altri in servizio? - ha detto Nicoli - Al Prefetto ho notificato con più comunicazioni formali che mi aspettavo che la Prefettura e Questura rinforzassero la vigilanza con le forze di polizia che a loro afferiscono perché no, i carabinieri e altri corpi di polizia non dipendono dal sindaco che non ne dispone. Spero che almeno questo lo sappiano. Per l’esercito invece direi che siamo all’apoteosi dell’iperbole. L’esercito per far che? Ma ci rendiamo almeno conto di cosa si dovrebbe occupare l’esercito? Adesso magari vedo di chiamare il Ministro della Difesa o dell’Interno per chiedergli se possono mandare a Romano qualche Corpo Speciale. Magari gli spiego che a Romano c’è un’emergenza di cui magari non sono a conoscenza: quella dei richiedenti asilo".

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