"Mattarella come Hitler", le reazioni nella Bassa al governo mancato

"Mattarella come Hitler", le reazioni nella Bassa al governo mancato
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Che la scelta del Presidente della Repubblica avrebbe fatto discutere era scontato. Anche nella Bassa, da una parte e dall'altra, le reazioni sono state variegate. E i toni non sono certo stati pacati. C'è anche chi si è lanciato in paragoni arditi, facendo diventare Mattarella come Hitler.

Mattarella come Hitler

"Hitler era un santo in confronto a Mattarella". Queste le precise parole, postate sulla propria bacheca Facebook, del segretario della Lega di Romano di Lombardia, Pierluigi Rossi. Affermazione decisamente forte che, però, pare aver riscosso un buon successo tra gli amici virtuali di Rossi.

Via le foto di Mattarella dai Comuni

Tra gli altri, c'è anche chi chiede ai compagni di partito leghisti, di togliere le foto del Presidente della Repubblica dagli uffici. Si tratta del deputato della Lega Paolo Grimoldi che, sempre tramite Facebook ha diramato l'invito a tutti gli Amministratori del Carroccio. "Chiederemo a tutti gli amministratori della Lega in Lombardia di rimuovere immediatamente dai loro uffici pubblici la foto di Mattarella, che non rappresenta più un garante imparziale dei cittadini". Pratica che, a dire la verità, nella Bassa era già stata messa in atto. L'allora sindaco di Spirano e ora consigliere regionale Giovanni Malanchini lo aveva dichiarato tempo fa. "Nel mio ufficio niente foto di Mattarella, se lui vuole la mia gliela mando" aveva detto con la consueta ironia. Ma anche il Covese Andrea Capelletti non ha mai avuto la foto del Presidente nel suo studio. "Dal 25 Maggio 2014 nel mio ufficio capeggia solo il volto del Santo Papa Giovanni XXIII"

Il Pd lancia l'hashtag #IostoconMattarella

A schierarsi in difesa del Presidente della Repubblica sono stati invece i membri del Pd. Per domani alle 18 hanno organizzato un presidio davanti alla Prefettura di Bergamo, in via Tasso. A lanciare l'hashtag e l'evento il presidente della Provincia Matteo Rossi. "Ci troviamo davanti alla Prefettura - ha scritto - con in mano la Costituzione e la bandiera italiana". Tra gli aderenti anche il trevigliese Erik Molteni. 

 

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