Autonomisti per caso: a Mornico la Lega è contro

La sezione e il gruppo consiliare leghista hanno votato no alla mozione per il sì al referendum proposta dalla maggioranza, e ne spiegano le motivazioni

Autonomisti per caso: a Mornico la Lega è contro
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A Mornico la Lega è contro agli autonomisti per caso. La sezione Lega Nord e il gruppo consiliare spiegano il no alla mozione per il sì al referendum per l'autonomia lombarda. Era stata presentata dalla maggioranza nel Consiglio comunale del 31 luglio.

Sì al contenuto, ma no ai promotori

«La Lega Nord di Mornico è favorevole all’iniziativa referendaria e lo abbiamo espresso più volte sia nella fase della discussione che nella dichiarazione di voto agli atti del Consiglio – hanno scritto i consiglieri e il segretario della sezione in un comunicato. – La nostra presa di posizione è stata dettata dalla diffidenza che nutriamo nei proponenti la mozione, ovvero la lista “Siamo Mornico” che da alcuni anni è alla guida della comunità. Votando contro la mozione la Lega Nord di Mornico non ha detto no all’autonomia ma ha denunciato i tanti autonomisti per caso. Essi non conoscendo le ragioni per cui il tema è discusso ormai da decenni, tentano di appropriarsene per opportunismo».

Critiche alla lista "Siamo Mornico"

E la Lega torna ad attaccare l’opportunismo della maggioranza nel proporre la mozione. «Nel caso in specie riteniamo che la lista civica “Siamo Mornico” sia stata mossa da ragioni opportunistiche. Si presentò agli elettori come una lista lontana dalla politica e dai partiti e in tre anni di governo non ha mai mostrato alcun interesse né promosso alcuna iniziativa concreta verso un tema che da sempre è caro alla Lega. Perché cavalcarlo solo adesso che si avvicina il referendum?»

Il nodo Martina

«Questa lista è da sempre vicina al ministro Martina al quale concedette subito la cittadinanza onoraria. Eppure lo stesso Martina sino al 4 dicembre scorso si batté per la riforma Renzi-Boschi che facendo leva sulla “clausola di supremazia” in essa contenuta avrebbe revocato qualsiasi forma di autonomia regionale. Delle due l’una: o si è a favore del ministro, o si è a favore dell’autonomia. Durante il Consiglio comunale, seppur sollecitati più volte a spiegare le ragioni della “specialità” della Regione Lombardia e a indicare una forma di autonomia sostenibile, i proponenti la mozione non hanno aperto bocca. Hanno dimostrato in modo inequivocabile quanto poco interesse, conoscenza e riflessioni abbiano dedicato al tema: sono dunque questi gli autonomisti del futuro?»

Confermato l'impegno a favore del referendum

«Le argomentazioni prodotte in Consiglio e riportate erano tese a chiarire quanto impegno, costanza e conoscenza servano per avvicinarsi ad un obiettivo tanto delicato quanto essenziale come quello dell’autonomia lombarda – conclude il comunicato. - Per essere raggiunto non ha bisogno di parole al vento e teatrini politici, ma di persone preparate, ferme, coese e determinate. Ad oggi purtroppo se ne vedono poche. Noi confermiamo il nostro impegno e la nostra approvazione al referendum consuntivo del 22 ottobre».

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