Moschea Romano, la richiesta ufficiale dell'associazione: "Siamo in duemila"

L'associazione Pace torna all'attacco. "Vogliamo quello che spetta per legge e sancito dalla Costituzione".

Moschea Romano, la richiesta ufficiale dell'associazione: "Siamo in duemila"
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Moschea Romano, l'associazione Pace torna all'attacco. "Vogliamo quello che spetta per legge e sancito dalla Costituzione". Una richiesta che ora diventerà un'osservazione al nuovo Documento di piano quella che l'associazione romanese vuole lanciare. Obiettivo: un luogo di culto islamico per la Bassa orientale.

"Siamo in duemila"

"La nostra richiesta nasce dai numeri" spiega Adil Lachguer. "A Romano sono presenti circa 2mila musulmani. Famiglie intere che fanno parte della comunità e a cui deve essere concesso la possibilità di pregare. Una possibilità che non decido io ma la Costituzione, con la libertà di culto e la legge regionale che stabilisce i requisiti di sicurezza dei luoghi e dei raduni".

"Abbiamo collaborato con il Comune"

Una storia quella tra l'associazione Pace e l'Amministrazione del sindaco Sebastian Nicoli, costellata di alti e bassi e duri confronti. Già dalla nascita dell'associazione, proseguita con la preghiera di fine Ramadan con multa gli organizzatori e che ora vive un nuovo capitolo.
"Anche se non è sempre stata tutto rose e fiori in questi anni abbiamo collaborato con L'Amministrazione comunale costruendo porgetti d'integrazione" ha detto Lachguer. "Ma per dare un senso a queste iniziative e tramandare ai giovani il lavoro fatto serve un luogo di culto che sancisca l'integrazione tra comunità di diverso culto. Ne è l'esempio la vicina Covo, amministrata dalla Lega, dove è presente una struttura simile nella zona industriale".

Il no del sindaco

Il sindaco Pd Sebastian Nicoli, per adesso, ha preso tempo: "Non è nelle nostre priorità" ha detto.

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