Suore Trinitarie maestre d'asilo

Marco Cadisco di «Rinnoviamo Bagnolo Insieme» ha espresso perplessità su alcuni passaggi della convenzione. Confermate le suore trinitarie.

Suore Trinitarie maestre d'asilo
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Le suore trinitarie gestiranno l’asilo di Bagnolo per un altro triennio. È quanto emerso dalla votazione in consiglio comunale lo scorso 15 dicembre. Votazione che ha visto l’astensione del gruppo di minoranza «Rinnoviamo Bagnolo Insieme».

Il mancato coinvolgimento del Comitato di gestione

«Consideriamo prezioso per il nostro paese il lavoro competente e appassionato che ogni anno le Suore Trinitarie svolgono presso la scuola dell’infanzia comunale. Possiamo solo auspicare che la delicata opera di educazione dei più piccoli venga di nuovo affidata a loro. Tuttavia, esiste un comitato di gestione della scuola materna che non ci risulta sia stato preso in considerazione, tenendo conto delle sue indicazioni. Quindi è di tutta evidenza che il sindaco e la giunta hanno ritenuto di procedere come se il comitato di gestione non avesse alcun ruolo istituzionalmente riconoscibile».

Contraddizioni all'interno del testo

Ma non è finita qui, secondo la minoranza c’è un passaggio contraddittorio all’interno del testo. Precisamente all’articolo 3.
«Stipulare una convenzione in cui si affida all’Istituto Suore Trinitarie l’insegnamento, salvo dichiarare nella stessa convenzione che l’Amministrazione Comunale può affidare ad altri le stesse responsabilità, è una palese contraddizione – ha aggiunto Marco Cadisco - Tale clausola confligge con il succitato articolo 9 del regolamento del comitato di gestione, che invece riconosce anche ai genitori un ruolo nell’elaborazione degli indirizzi educativi e nella vigilanza sulla loro applicazione».

Risposta del sindaco

«Prevedevamo queste polemiche, essendo state già presentate tre anni fa. È impossibile pensare che il comitato di gestione possa stabilire interventi specifici, non sono competenze per i genitori. Dare al Comitato il potere di decidere della convenzione creerebbe solo confusione. La clausola serve qualora si rendesse necessario l’intervento di figure educative specifiche, le quali lavorerebbero in coesione con le suore» ha risposto il sindaco Doriano Aiolfi, prima di procedere alla votazione, che ha dato il via libera al provvedimento.

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