Torri di Zingonia residenti in presidio davanti alla prefettura

Nessuna risposta dal prefetto a cui avevano chiesto un incontro. Così hanno deciso di trovare un modo alternativo per farsi ascoltare.

Torri di Zingonia residenti in presidio davanti alla prefettura
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"Vogliamo incontrare il prefetto". Lo stanno ripetendo da settimane i residenti delle torri di Zingonia che, a quanto pare, non hanno ricevuto risposta. Domani saranno in presidio davanti alla prefettura.

Torri di Zingonia a maggio l'abbattimento

Se ne parla ormai da anni ma questa volta l'ultimatum di Regione e Aler sembra essere definitivo. Entro la fine del mese di maggio dell'anno prossimo le torri devono essere abbattute. Ma nei palazzi ci sono ancora diverse famiglie di residenti regolari che sopportano spaccio, degrado e prostituzione. E che ora si trovano a dover convivere anche con la paura di perdere tutto quello che hanno. Per le loro case, nelle quali hanno investito i risparmi di una vita e che anni fa erano più che dignitose, Regione e Aler non hanno intenzione di concedere indennizzi più alti di quelli stabiliti. Si tratta di 190 euro al metro quadrato, una media di circa 6mila euro ad appartamento. Se le cose andranno davvero così i residenti delle torri di Zingonia dovranno rassegnarsi a non essere più proprietari di nulla e ad andare in affitto in una casa di proprietà dell'Aler.

L'urlo inascoltato dalle istituzioni

Che le torri vadano abbattute lo dicono anche i proprietari residenti. Nessun dubbio. Quello su cui però hanno qualcosa da ridire è l'indennizzo proposto da Regione Lombardia. Troppo basso secondo il Comitato che sottolinea come in Regione ci siano stanziati ancora 3 milioni di euro per le acquisizioni degli appartamenti. Soldi che però, a quanto pare, il Pirellone non ha intenzione di spendere. Questa settimana, lo ha annunciato il sindaco di Ciserano Enea Bagini, partiranno i decreti di esproprio. Per chi non vorrà cedere si arriverà allo sgombero forzoso. Una minaccia, secondo il Comitato, che ha chiesto un incontro al prefetto. Senza però mai ottenere risposta.

Il presidio davanti alla prefettura

Il Comitato ha deciso di passare alle maniere forti per farsi ascoltare dalle istituzioni. Lo ha annunciato in un comunicato stampa. "A seguito delle precedenti richieste di incontro a cui non è seguita risposta alcuna  il Comitato Residenti delle Torri Zingonia ha convocato un presidio di fronte alla Prefettura di Bergamo. Martedì 7 novembre ci troveremo alle 10.30 per richiedere un incontro non più rinviabile vista la gravità della situazione di Zingonia. Le forti tensioni e le problematiche sociali e di ordine pubblico connesse agli sgomberi forzosi voluti dall'Amministrazione comunale di Ciserano su mandato di Regione Lombardia, non possono essere ignorate in questo modo. In particolar modo se questi sgomberi sono facilmente evitabili andando ad accogliere le richieste dei residenti, utilizzando fondi già stanziati e inspiegabilmente non utilizzati da Regione Lombardia. Per questi motivi il Comitato spera di poter incontrare il Prefetto o un suo delegato, in modo da arrivare ad una soluzione condivisa per la riqualificazione di Zingonia".

 

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