Treviglio-Bergamo, la maggioranza vuole l'autostrada

Giancarlo Fumagalli: "Abbiamo votato convintamente perché il Comune rimanga socio di Autostrade Bergamasche"

Treviglio-Bergamo, la maggioranza vuole l'autostrada
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Treviglio-Bergamo, nel Consiglio comunale dello scorso 26 settembre una delibera "tecnica" è diventata l'occasione per un voto politico a favore dell'autostrada. La legge impone infatti che entro il 30 settembre si verifichi quali siano le partecipazioni azionarie del Comune e deliberi se siano da mantenere o se siano da dismettere.

Favorevoli

"Abbiamo votato convintamente perché il Comune rimanga socio di 'Autostrade Bergamasche', la società che ha nel suo oggetto sociale la realizzazione del collegamento stradale diretto tra Treviglio e Bergamo - ha dichiarato Giancarlo Fumagalli, capogruppo di 'Io Treviglio' - Ci teniamo che questa infrastruttura, essenziale per lo sviluppo organico della città e della pianura bergamasca, possa essere realizzata. Abbiamo già espresso il nostro parere favorevole nel 2012, quando il progetto per la realizzazione dell'autostrada fu approvato in sede di conferenza di servizi, l'organismo deputato a esprimere un parere vincolante su questo genere di progetti. Da allora sono cambiate molte cose e la società ha proposto anche la realizzazione di una superstrada, che meno impatterebbe sul consumo di suolo, pur mantenendo l'impianto complessivo già adottato.

Opera fondamentale

"Ci teniamo  - ha proseguito Fumagalli -  che si possa superare l'attuale situazione di congestione che rende sempre più difficile il rapporto sull'asse nord-sud, realizzando così quel tratto di 'tangenziale ovest' che diventerà fondamentale per un miglioramento della qualità della vita della Città, deviando il traffico di attraversamento che la futura apertura della tangenziale di Cassano d'Adda farà di sicuro aumentare. Ci teniamo a essere presenti sui tavoli decisionali, come sempre siamo stati, e per una infrastruttura così importante come la Treviglio-Bergamo vogliamo anche essere presenti nella compagine societaria, così che anche il necessario 'capitale di consenso' che la partecipazione del Comune esprime possa essere speso efficacemente a servizio della Città e dei cittadini".

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