I primi cento anni della "zia Lena": auguri a Maddalena Venturelli

Per anni ha vissuto a Bergamo, ma negli ultimi anni si è trasferita, da circa 20, nella Bassa. Lei è la prima figlia del fondatore dell’Azienda «Orma di Venturelli», leader nella ripulitura di macchine agricole.

I primi cento anni della "zia Lena": auguri a Maddalena Venturelli
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Cento anni e non sentirli. E’ così per Maddalena Venturelli, classe 1917, che oggi venerdì 3 novembre, spegnerà le sue prime (invidiate) cento candeline.

Un secolo sulle spalle

Ma chi guarda negli occhi «Lena» – così è nota per lo più a tutti – non direbbe mai che sulle spalle si porta un secolo intero. Accudita in casa della sorella a Cortenuova, circondata dall’affetto dei parenti (cugini, nipoti e bis-nipoti), Lena mantiene sempre la sua posa di classe, che per tutta la vita l’ha contraddistinta. Maddalena infatti è una donna dalle larghe vedute. Lo è sempre stata, a dispetto di quanto si possa pensare, poiché Lena è nata quando le libertà non sempre erano garantite.

Fino a 70 anni ancora sciava

Per anni ha vissuto a Bergamo, ma negli ultimi anni si è trasferita, da circa 20, nella Bassa. Lei è la prima figlia del fondatore dell’Azienda «Orma di Venturelli», leader nella ripulitura di macchine agricole. Lena ha lavorato nella sua azienda fino all’età di 65 anni. Ma, nonostante il duro lavoro, non si è mai privata delle gioie della vita. Fino a 70 anni, Maddalena ha continuato a sciare, adorava le crociere e stare in movimento.

L'affetto dei nipoti

Oggi chi più vuole omaggiare Lena e augurarle un buon compleanno, sono i suoi nipoti. Una decina circa. Tutti accompagnati nella crescita dalla zia tanto amata. Tramite piccoli gesti, fatti di attenzione, amore e premura. Maddalena era sì sposata con Mario Venturelli, ma non aveva figli. Però il suo atteggiamento nei confronti dei nipoti è stato un fare materno, ricco di affetto.

Una donna di classe

«Se penso a mia zia – ha confessato una nipote – me la ricordo per la sua graziosità e classe. Mai una volta l’ho sentita commentare negativamente qualcuno o esprimere cattivi giudizi. E’ stata sempre una persona molto umile, nonostante la vita le abbia dato molte fortune a livello economico. Noi nipoti le dobbiamo molto».

La festa all'oratorio

Lo spegnimento delle cento candeline avverrà all’oratorio durante una festa dedicata alla zia tanto amata. Ad organizzare il tutto sono stati i suoi nipoti, bisnipoti e cugini. Lo scopo è semplice. Con la festa, vogliono così augurarle, come si suol dire, (altri) cento di questi giorni.

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