Borse di studio senza criteri di reddito, protesta dei 5 stelle

Lanzeni: "Così chi non ne ha bisogno riceverà una cifra irrisoria, che sarebbe stata però utile a ragazzi meno abbienti".

Borse di studio senza criteri di reddito, protesta dei 5 stelle
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Aperto a Verdellino il bando per l'assegnazione delle borse di studio ai ragazzi meritevoli. Per quest'anno l'Amministrazione ha deciso di rimuovere il criterio del reddito dai requisiti per l'assegnazione ma i pentastellati non sono d'accordo.

Borse di studio senza criteri di reddito

E’ ufficialmente aperto il bando per l’assegnazione dei premi studio al merito «Costantina Bacis». Possono chiedere l’assegnazione delle borse di studio gli studenti licenziati dalla scuola secondaria di primo grado con un giudizio finale non inferiore a 9 decimi e gli studenti iscritti al primo anno di università che abbino ottenuto un voto di maturità pari almeno a 90/100. C’è tempo fino al 16 marzo per la presentazione delle domande.  L’Amministrazione di Silvano Zanoli ha deciso di eliminare da quest’anno il criterio del reddito per l’assegnazione dei premi. Una decisione che è stata contestata dalla capogruppo del Movimento Cinquestelle Lara Lanzeni.

Lo stanziamento è lo stesso, meno soldi a chi ha bisogno

"L’importo stanziato per le borse di studio - ha detto Lanzeni - non è aumentato rispetto agli anni scorsi. Eliminando il criterio del reddito Isee il rischio è che ci siano molte più richieste. Essendo invariato lo stanziamento va da sé che ogni studente potrà quindi contare su un premio di importo inferiore rispetto agli anni scorsi. Negli ultimi anni a scuola la tecnologia sta diventando sempre più importante.  Ma non tutti possono permettersela. Sarebbe stato meglio a nostro avviso mantenere il criterio del reddito Isee. In questo modo gli studenti meritevoli provenienti da famiglie in difficoltà avrebbero avuto l’opportunità di utilizzare le borse di studio, di importo più elevato, per l’acquisto di mezzi tecnologici ai fini didattici. Così invece tutti, chi ne ha bisogno e chi non ne ha, riceveranno un importo molto più piccolo. Una somma che significa poco per chi non ne ha bisogno ma che, se distribuita tenendo conto anche del reddito familiare, avrebbe potuto fare la differenza per altri ragazzi".

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