Botti vietati a Crema per proteggere Fido: ricorso al Tar contro il Comune

Botti vietati a Crema per proteggere Fido: ricorso al Tar contro il Comune
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Artisti pirotecnici contro il Comune di Crema. L’azienda di spettacoli pirotecnici "Borgonovo" ha impugnato alcuni giorni fa il regolamento sul benessere animale, documento approvato dal Consiglio comunale ad aprile, che proibisce i "botti" in città, in quanto ritenuti fastidiosi, se non dannosi, per gli animali. Ma l'Amministrazione non ci sta e il Comune ha già stanziato quasi quattromila euro per resistere in giudizio di fronte ai giudici amministrativi.

I botti come "maltrattamenti"

La norma era stata approvata insieme al Regolamento su proposta dell’assessore all’ambiente  Matteo Gramignoli. "L’Amministrazione opera affinché sia promosso il rispetto degli animali e il principio della corretta convivenza con loro, nel sistema educativo dell'intera popolazione; individua nella tutela degli animali uno strumento finalizzato al rispetto e alla tolleranza verso tutti gli esseri viventi e, in particolare, verso le specie più deboli" si legge nel documento, che proibisce l’utilizzo di petardi, botti e articoli pirotecnici in genere e l’uso degli animali, sia domestici, sia selvatici ed esotici, per gli spettacoli circensi o di intrattenimento pubblico o privato a scopo di lucro.

Ordinanze ad hoc

Fino a quest’anno un’ordinanza anti-botti veniva promulgata periodicamente dal sindaco Stefania Bonaldi , ad esempio per i giorni vicini a Capodanno. Con il nuovo regolamento il divieto, invece, è diventato permanente. Anche il consigliere di minoranza Simone Beretta  più volte ha chiesto la reintegrazione dei fuochi d'artificio e ha pure presentato una mozione al riguardo. "Ritengo che gli spettacoli pirotecnici vadano ripristinati anche perché il regolamento animale è superato dalle norme europee  - ha spiegato - Se si rispettano i canoni di legge, si possono tranquillamente usare".

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