Da Treviglio agli Stati Uniti per sconfiggere le leucemie

Dal febbraio 2018 Casirati operava come ricercatore al Tigem del San Raffaele, che fa parte della Fondazione Telethon.

Da Treviglio agli Stati Uniti per sconfiggere le leucemie
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Da Treviglio agli Stati Uniti per contribuire a sconfiggere le leucemie. E’ la «missione» di Gabriele Casirati, 30 anni, che dopo la maturità al liceo scientifico «Galilei» di Caravaggio, la laurea in Medicina all’Università Statale di Milano e la specializzazione in Ematologia all’ospedale San Raffaele, ha deciso di intraprendere questa nuova «avventura», che è iniziata a gennaio, dopo aver vinto una borsa di studio triennale per il «Dana Farder» di Boston, rinomato centro di ricerca affiliato alla nota Università di «Harvard».

Negli States per la ricerca

Per ora non siamo di fronte all’ennesimo «cervello in fuga» dall’Italia. Anche perché il sogno di Gabriele Casirati è proprio quello di tornare a operare nel nostro Paese.

«Questa è la mia speranza, poi bisognerà vedere cosa accadrà dopo questi tre anni - ha sottolineato il medico 30enne - Non vado negli Usa perché non ho trovato spazio in Italia. Anzi, devo dire che qui da noi siamo all’avanguardia nel campo delle ricerca, anche se forse mancano le risorse. La mia scelta è più dettata dalla volontà di fare un’esperienza nuova in un luogo che ha comunque una certa fama nel campo dell’Ematologia. E poi mi interessava molto il progetto legato alla cura della leucemia mieloide acuta e l’approccio terapeutico a questo tipo di malattie».

Dal febbraio 2018 Casirati operava come ricercatore al Tigem del San Raffaele, che fa parte della Fondazione Telethon, un istituto dedicato alla cura delle malattie genetiche rare, specializzato però anche sulle malattie oncologiche.

«Del resto - ha spiegato il giovane medico trevigliese - uno dei motivi per cui ho scelto di specializzarmi in Ematologia è proprio perché è una branca particolare, che si occupa perlopiù di patologie oncologiche e che, rispetto ad altri settori, a mio parere dà molte più soddisfazioni».

Il futuro? Spero in Italia...

Come detto, l’obiettivo di Gabriele Casirati per il futuro è quello di tornare a vivere e lavorare in Italia.

«Adesso ho davanti tre anni negli Stati Uniti, quindi poi vedremo come si evolverà la situazione - ha concluso l’ematologo trevigliese - Al momento la mia ambizione è comunque quella di tornare nel mio Paese e lavorare nell’ambito clinico. Non sarà facile, ma io ci spero. Bisogna però considerare che tra tre anni la situazione magari sarà diversa e quindi farò altre scelte. Vedremo...».

E chissà se anche Gabriele Casirati si aggiungerà alla schiera di medici connazionali che, sempre più spesso, guadagnano notorietà all’estero.

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