"I caduti trevigliesi della Grande guerra hanno diritto di essere ricordati"

"I caduti trevigliesi della Grande guerra hanno diritto di essere ricordati"
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Un opuscolo riportante nome, grado, data, luogo e causa di morte di ciascuno dei caduti trevigliesi della Grande guerra. E' quanto la storica cittadina Carmen Taborelli propone (di nuovo) di realizzare, visto l'avvicinarsi del 4 novembre, centenario della conclusione del primo conflitto mondiale.

Un elenco in memoria dei caduti trevigliesi

Mentre infatti diversi Comuni della zona hanno già imbastito iniziative del genere per celebrare l'anniversario (Brignano, tra gli ultimi in ordine di tempo), a Treviglio l'appello a suo tempo lanciato dalla Taborelli nel 2014 nell'apposita Commissione del Centenario è "morta più velocemente di una meteora". Ecco la lettera aperta che la storica ha quindi scritto in questi giorni, indirizzata al sindaco Juri Imeri e tutte le associazioni combattentistiche cittadine. "Sono convinta che tutti i Caduti per la Patria abbiano il diritto di essere ricordati anche dalle nuove generazioni, e che queste abbiano il dovere di onorarli e di farne memoria" scrive.

La  proposta di Carmen Taborelli

Il prossimo 4 novembre si concluderanno ufficialmente le commemorazioni della Grande Guerra.
Prima che cali il sipario sul percorso di recupero della memoria, mi preme rilanciare una proposta fatta in seno alla “Commissione Comunale del Centenario”, nata nel gennaio 2014 e purtroppo morta più velocemente di una meteora. Ora come allora, mi permetto di suggerire al Sindaco e alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma di predisporre un opuscolo con il nome, dati anagrafici, grado, reparto di appartenenza, data, luogo e causa di morte di ciascuno dei nostri Caduti: 308 trevigliesi di nascita e 57 trevigliesi di adozione, che hanno sacrificato il bene più prezioso, la vita, per assicurare a noi pace e libertà.
Un opuscolo, semplice nella forma ma significativo nella sostanza, da consegnare soprattutto ai nostri studenti, in particolare a quelli frequentanti la Terza media, nel cui programma di studio c’è appunto la Prima Guerra Mondiale. Sono convinta che tutti i Caduti per la Patria abbiano il diritto di essere ricordati anche dalle nuove generazioni, e che queste abbiano il dovere di onorarli e di farne memoria. A noi adulti compete l’impegno di aiutare i giovani in questo esercizio di conoscenza fornendo loro dei sussidi da cui partire per riflettere sulla tragica realtà di una guerra che l’allora pontefice Benedetto XV definì “un’inutile strage”.
Perché la proposta possa più facilmente andare a buon fine, ho depositato al Centro Stampa comunale la bozza dell’opuscolo suggerito.

Carmen Taborelli

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