Il treno si ferma in stazione ma i pendolari restano sulla banchina

Porte chiuse in gran fretta e viaggiatori rimasti sui binari a guardarsi allibiti.

Il treno si ferma in stazione ma i pendolari restano sulla banchina
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Ormai ritardi e cancellazioni della circolazione dei treni sono all'ordine del giorno. Anche questa mattina i disagi non sono stati pochi. Ma quello che è successo a Romano ha davvero dell'incredibile.

Il treno si ferma ma i passeggeri non salgono

Questa mattina alla stazione di Romano di Lombardia i pendolari sono rimasti attoniti da quanto accaduto. Non per un ritardo, quelli ormai non fanno quasi più notizia, quanto per non essere riusciti a salire sul treno. Il regionale delle 7.37 si è fermato in stazione e ha aperto le porte. Come sono scesi i passeggeri però, per lo più studenti delle scuole superiori, il capotreno ha chiuso le porte ed ha fatto ripartire il treno. I pendolari sono rimasti sulla banchina, esterrefatti, a guardarsi in faccia. In diversi hanno provato a rincorrere il treno urlando, ma non c'è stato niente da fare.

La rabbia dei pendolari

"E' davvero incredibile e inaccettabile quello che è accaduto - la rabbia di chi non è riuscito a salire sul treno traspare anche al telefono-. Come sono scesi i ragazzi ci hanno letteralmente chiuso le porte in faccia e sono ripartiti con noi che gli correvamo dietro urlando di tutto". Anche sui social network sta esplodendo la frustrazione dei viaggiatori beffati. Qualcuno ha già inoltrato un reclamo a Trenord, qualcuno ha chiesto il nome del capotreno. Qualcuno ha sottolineato la pericolosità dell'operazione. Far assiepare la gente davanti alle porte chiuse e poi mettere in moto il treno non è certo una scelta saggia. Altri ancora hanno sottolineato come anche il treno precedente fosse davvero pieno, lamentando di essere saliti a fatica e di aver viaggiato schiacciati contro le porte per tutto il tragitto.

Commenti
Franco V

Eppure, il governatore entrante Fontana Attilio non ha speso una parole riguardo a Trenord e FNM. A sentire lui, il problema delle ferrovie lombarde è che Rfi detiene il controllo della rete: su tutto il resto dei disservizi dovuti a treni fatiscenti e personale esausto perchè obbligato a turni con straordinari continui (fonte il rapporto dell'Ansf che ha denunciato queste violazioni dopo il disastro ferroviario di Pioltello), Fontana non ha nulla da dire. Evidentemente tutto funziona benissimo, ma noi pendolari siamo troppo stupidi per capirlo.

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