La biblioteca vende libri, librai in rivolta

Ad accendere la polemica è l'iniziativa promossa dalla Rete bibliotecaria bergamasca che ora potrà vendere e ritirare i libri

La biblioteca vende libri, librai in rivolta
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La biblioteca vende libri, librai in rivolta. E' vero, per sopravvivere bisogna stare al passo coi tempi e con i cambiamenti, ma questa volta Rete bibliotecaria bergamasca ha fatto anche troppo. Lo dicono i librai che, già affaticati dalla crisi del settore, ora devono fare i conti anche con la "concorrenza in casa".

La biblioteca vende libri

Sì, non avete letto male. La Rete bibliotecaria bergamasca ha dato il via a una nuova iniziativa, denominata "C'è un pacco per te" che sta mandando su tutte le furie i librai che, attraverso le associazioni di categoria Gruppo Librai Ascom e Sil Confesercenti, hanno denunciato la nuova concorrenza inattesa. Si tratta di un servizio di vendita e ritiro dei libri attivo nelle cinque biblioteche del territorio (Albino, Dalmine, Ponte San Pietro, Seriate e Treviglio).

A ognuno il suo ruolo

“Apprendiamo la notizia dell’avvio dell’iniziativa della Rete Bibliotecaria Bergamasca di vendita online di libri tramite il proprio portale - hanno affermato Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai Ascom e Antonio Terzi, presidente Sil Confesercenti Bergamo - Condanniamo in maniera decisa e ferma il tentativo del sistema di sostituirsi alle competenze e al ruolo dei librai”. La scelta della Rete bibliotecaria bergamasca di avviare il nuovo servizio arriva in un momento storico in cui, visti i bassi tassi di lettura degli italiani, le istituzioni moltiplicano gli inviti alla collaborazione, nel rispetto delle reciproche competenze.

"E' una strategia miope"

“Continuiamo a ritenere che le istituzioni del nostro Paese debbano necessariamente moltiplicare gli sforzi, anche economici verso librerie e biblioteche - hanno proseguito Terzi e Botti - Denunciamo però il fatto che questo sistema di vendita e ritiro libri messo a punto da alcune biblioteche preveda un ritorno economico per le biblioteche stesse, in piena concorrenza con le librerie. Ci sembra una strategia miope da parte di chi è deputato a diffondere cultura e amore per i libri. Chiediamo pertanto l’immediato ritiro dell’iniziativa. Tutto ciò si aggiunge al fatto che le librerie sono escluse da tempo dalle forniture di libri alle biblioteche a causa delle abitudini consolidate di questi enti e di una normativa che non ha pari in Europa”.

E poi c'è chi chiude...

L'iniziativa delle biblioteche bergamasche stona, e non poco, con gli sforzi che il settore sta affrontando per cercare di barcamenarsi in un mondo che sta perdendo sempre più l'abitudine alla lettura. Si moltiplicano le iniziative con le scuole e le campagne istituzionali, ma servirà a poco se l'ostacolo più grande sarà proprio "dentro casa". Certo poi non ci si può stupire se dopo 75 anni di attività una libreria, come Fonteviva a Treviglio, chiuderà i battenti a fine anno.

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