La dottoressa Giulia star nel nuoto paralimpico

Una malformazione congenita le dà problemi neurologici a braccio e gamba sinistra, ma la 22enne di Arzago in vasca ha trovato il modo di eccellere anche nello sport.

La dottoressa Giulia star nel nuoto paralimpico
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La 22enne Giulia Terzi, di Arzago, è una stella emergente del nuoto paralimpico. Nello scorso weekend ai Campionati italiani assoluti di Palermo ha conquistato ben cinque medaglie, due ori, due argenti e un bronzo. E si allena, in vasca, solo da tre mesi.

Giulia Terzi con le medaglie conquistate ai Campionati italiani assoluti di nuoto Finp

La malattia e il nuoto paralimpico

Giulia Terzi ha 22 anni e una laurea triennale in Scienze Politiche. Sta frequentando l'università per la magistrale in Giurisprudenza. Soffre di una malformazione congenita che, dall'età di 12 anni, ne ha minato la funzionalità del braccio e della gamba sinistra. E oggi la costringe su una sedia a rotelle. Lei, però, dopo tre operazioni alla colonna vertebrale, non si è data per vinta e nel nuoto ha trovato lo stimolo per eccellere anche nello sport.

Dalla ginnastica artistica al nuoto

I problemi di salute hanno costretto Giulia ad abbandonare la ginnastica artistica. "Era la mia passione - ha raccontato la 22enne -. L'ho praticata sin da piccola, ho fatto anche l'istruttrice, ma quando ho iniziato ad avere problemi ho dovuto rinunciarvi. I medici mi hanno consigliato di nuotare...". Giulia, così, ha trovato la società "Sporting Lodi" che le ha permesso di affacciarsi al nuoto paralimpico agonistico. "Le medaglie di Palermo sono state inaspettate... Ho iniziato ad allenarmi seriamente solo tre mesi fa, a marzo", ha ammesso la campionessa italiana.

L'esploit in vasca nell'appuntamento più importante

A maggio Giulia Terzi aveva partecipato agli Italiani Master, a Roma, anche ai Campionati societari, ma quello di Palermo era sicuramente l'appuntamento più importante. La giovane arzaghese ha vinto l'oro nei 50 metri stile libro, sia nella sua classe di disabilità sia a livello assoluto. In vasca gli atleti gareggiano tutti insieme, senza distinzione tra i diversi gradi di disabilità, poi vengono stilate le classifiche di classe e assolute. Al titolo italiano è seguito l'argento di classe nel 100 stile libero, l'argento di classe nei 100 metri dorso e il bronzo assoluto. Un poker di medaglie festeggiato con mamma Stefania, a bordo vasca, e con papà Giancarlo e i fratelli Fabio, Linda e Andrea che da casa hanno fato il tifo per lei.

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