Malasanità, sulla Rai uno spot contro i medici: "Sospendete la messa in onda" VIDEO

Nella réclame la conduttrice Bonaccorti invita i cittadini a rivolgersi a una società privata per chiedere risarcimenti.

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Uno spot per promuovere richieste di risarcimento contro i medici i caso di errori (veri e presunti).  E' nato un caso attorno alla   pubblicità trasmessa anche sulle tv nazionali, con protagonista la conduttrice Enrica Bonaccorti, che invita i cittadini a rivalersi nei confronti dei medici quando si sentono vittime di episodi di  malasanità. A sollevarlo è stata la deputata del Movimento Cinque Stelle, nonché medico, Fabiola Bologna, di Albino, che ora si batterà per censurarlo.

Favorisce la diffidenza verso i medici

“Quello spot con la Bonaccorti alimenta una ingiusta diffidenza verso i medici e favorisce la loro fuga dalla sanità pubblica" spiega la pentastellata. Il rischio è "alimentare il clima di diffidenza nei confronti dei medici e degli esercenti la professione sanitaria, sempre meno considerati nonostante l’impegno e l’abnegazione con cui tutti i giorni si prodigano nel curare pazienti, facendolo spesso con poche risorse e in condizioni difficili”.

Fabiola Bologna - Movimento Cinque Stelle
Fabiola Bologna - Movimento Cinque Stelle

Un "attacco alla Sanità"

Ma la deputata, di professione neurologa, rincara la dosa. “Sembra ormai chiaro che l’attacco alla Sanità e ai suoi pilastri fondamentali che sono i medici e gli esercenti la professione sanità sia un modus operandi ma soprattutto una strada da percorrere per ottenere profitti. Questo spot sembra alimentare nei pazienti dubbi sull’operato dei medici. La circostanza, poi, che questa società si proponga di lavorare 'a rischio zero' per il committente potrebbe diventare una sorta di esortazione a denunciare comunque, anche se non si ha fondatezza dell’accusa".

"Istigazione al giustizialismo"

"Questa forma di istigazione al giustizialismo nei confronti dei lavoratori del comparto sanitario non fa che incrementare da una parte, l’abbandono delle professioni medico chirurgiche e con esse quelle più esposte al rischio di contenzioso, come il lavoro di emergenza urgenza nei pronto soccorso" continua Bologna.  Alimenterebbe inoltre "una forma di violenza di chi crede di farsi giustizia da solo, proprio in un periodo in cui sappiamo dalle statistiche che ci sono 10 episodi di violenza al giorno nei confronti dei sanitari. Per questo sottoporrò agli enti di controllo la proposta di sospensione della messa in onda dello spot”.

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