No Parking Fara raccoglie oltre duemila firme in un'ora per la petizione FOTO

Il Comitato torna all'attacco per l'attivazione delle procedure di Via.

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No Parking Fara ha raccolto nella giornata di ieri, sabato, mille firme in soli 12 minuti per la petizione indirizzata al Comune di Bergamo volta a chiedere l’immediata attivazione delle procedure di screening  per la Valutazione di Impatto Ambientale del parcheggio di via Fara.

Il comitato ha lanciato la sfida

"Quando il comitato NoParkingFara - scrivono gli organizzatori nel comunicato - ha lanciato la sfida di raccogliere 1000 firme in un’ora, qualcuno ha messo in guardia dal rischio di non farcela. Quando poi si è spiegato che non sarebbero stati gli attivisti più assidui ad organizzare banchetti per la raccolta firme, ma sarebbe stato chiesto ai cittadini di attivarsi in prima persona, qualcuno ci ha chiesto se eravamo sicuri di quello che stavamo facendo". Eppure...

La petizione raccoglie consensi

"Sabato, le mille firme sono arrivate nei primi 12 minuti - annuncia il comitato - Dopo 60 minuti le firme erano a 2300, e ancora ne stavano giungendo. 2300 firme raccolte una per una da piu di 150 cittadini, i quali si sono offerti volontariamente, nei giorni scorsi, per farsi portavoce presso amici e conoscenti della grave anomalia che sta accadendo a Bergamo e chiedere un’adesione alla protesta".

La richiesta di Via per il parcheggio

Chiara la posizione del Comitato che da due anni si è schierato contro la scelta dell'Amministrazione di Bergamo. "Si sta costruendo un ecomostro di 9 piani - hanno dichiarato -  che porterà in pancia quasi 500 automobili, nel bel mezzo del centro storico, cinto dalle mura venete patrimonio Unesco e quelle del complesso della Rocca. E lo si sta costruendo Abusivamente, in quanto privo delle procedure per lo screening della Valutazione di Impatto Ambientale. E chi avalla una edificazione abusiva in città è nientemeno che l’Amministrazione comunale, rea di omettere di pretendere l’espletamento della procedura dalla ditta privata “Bergamo Parcheggi”".

In campo per la tutela dell'ambiente

"Tutto ciò è oggetto di un’indagine della Procura - preosegue il comunicato - Ma i cittadini di Bergamo sabato hanno voluto dimostrare che la tutela ambientale non è cosa che si possa delegare alla magistratura. Sarebbe compito di chi è eletto per tutelare gli interessi della collettività, e che invece oggi subordina tali diritti a quelli del profitto di pochi. Che mercifica l’aria, la storia e la bellezza in nome di una visione ottusa e retrograda. I cittadini di Bergamo oggi hanno dato prova che esiste una visione della città alternativa a quella della classe politica orobica che da 20 anni conduce in modo bipartisan politiche della mobilità dannose e, in questo caso, pure illegali. Una bellissima pagina di cittadinanza attiva, che da circa due anni combatte senza tregua".

Si chiede il rispetto delle norme

"La questione non è più, quindi, tra diverse visioni politiche del futuro della città - concludono gli organizzatori - La questione è tra un'Amministrazione che, per perseguire la propria discutibile idea di sviluppo, non guarda in faccia nemmeno alle leggi preposte. E tra chi pensa che un sindaco eletto protempore non abbia nessun diritto di calpestare norme scritte a tutela di tutti. Specie se in ballo c'è l'ambiente, la salute, la città intera".

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