Non è Natale a Treviglio... senza il baghèt VIDEO

Una tradizione antichissima, e per molti musicisti alle prime armi il "battesimo" della musica d'insieme.

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Non è Natale a Treviglio... senza il baghèt del Corpo musicale. Eccoli quindi, gli eroici musicisti della banda, mentre come da tradizione percorrono le strade del centro imbracciando clarinetti, saxofoni, flauti, ottoni e percussioni. I brani sono quelli di sempre, li conosciamo tutti. Ma come scaldano l'aria loro, la Vigilia di Natale...

Ma cos'è esattamente il "baghèt"?

La tradizione delle suonate per strada nelle notti precedenti il Natale è antichissima e prende il nome da un antico strumento bergamasco, simile alla cornamusa. Il baghèt era sostanzialmente solista o usato per accompagnare canti o balli popolari, già noto nel Trecento. Quasi tutti i Corpi musicali della zona hanno mantenuto la tradizione, che per molti musicisti alle prime armi è il "battesimo" della musica d'insieme. Freddo, scorpacciate di cibo, e le "pastorali" suonate a memoria sono gli ingredienti di una colonna sonora che fa parte ormai del dna delle nostre feste.

E con loro, la redazione di Giornale di Treviglio, RomanoWeek e CremascoWeek vi augura Buon Natale

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