Ponte di Paderno: si attivano nuove navette ECCO ITINERARI E FERMATE

"Il servizio sarà monitorato giorno per giorno, per verificarne l'effettiva utilità, apportando, se necessario, modifiche per  migliorare il percorso e gli orari".

Ponte di Paderno: si attivano nuove navette ECCO ITINERARI E FERMATE
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Dopo l’attivazione, lunedì 8 aprile 2018, delle navette che permettono di collegare le due sponde del Ponte di Paderno alle rispettive stazioni ferroviarie, è un arrivo un ulteriore e più completo servizio per i pendolari lecchesi e bergamaschi.

Ponte di Paderno: il 18 si attivano nuove navette

Sì perchè dal prossimo 18 aprile lavoratori, studenti, cittadini, avranno a disposizione una vera e propria “circolare”, con fermate intermedie, che consentirà di raggiungere (finalmente) agevolmente alcuni punti strategici dei due Comune che ormai da troppo tempo vivono una situazione di disagio. Con questo nuovo servizio la riapertura a pedoni e ciclisti del ponte di Paderno diventa quindi un vero sollievo. Quatto le fermate a Calusco: stazione ferroviaria (dove partirà la navetta) municipio, impianti sportivi e ponte. Altrettante quelle a Paderno ovvero ponte, farmacia, via Pertini nei pressi del municipio e stazione ferroviaria.

La soddisfazione di Massimo Cocchi

“Il servizio sarà monitorato giorno per giorno, per verificarne l’effettiva utilità, apportando, se necessario, modifiche per  migliorare il percorso e gli orari” assicura Massimo Cocchi assessore a Calusco e consigliere della Provincia di Bergamo. “La richiesta che abbiamo sottoposto alle aziende di trasporto locali, in accordo con Regione Lombardia, era quelle di creare un servizio circolare che potesse essere utilizzato non solo dai pendolari che utilizzano il treno, ma da tutte quelle persone che devono raggiungere Calusco o Paderno per utilizzare i servizi pubblici dei rispettivi paesi. Ci sono numerose famiglie che hanno i figli iscritti alle scuole di Calusco e vivono in Brianza o viceversa. Pensiamo anche alle centinaia di utenti che frequentano i nostri impianti sportivi e vivono al di là del viadotto, o a tutte quelle persone che lavorano appena al di là del ponte e potranno evitare di percorrere decine di chilometri. Non è certo la soluzione definitiva, stiamo costantemente con il fiato sul collo a RFI e monitoriamo giorno per giorno (attraverso il nostro ufficio tecnico) il programma dei lavori, ma sicuramente qualcosa è stato fatto e la situazione è migliorata”.

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