Quando Urgnano rubò il campanile di Ghisalba

L’insolito campanile realizzato da Luigi Cagnola, eccellente architetto italiano esponente di primo piano del neoclassicismo milanese che operò tra il Settecento e l’Ottocento

Quando Urgnano rubò il campanile di Ghisalba
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Un campanile per due. Una diatriba che si trascina da oltre un secolo, che mescola storia e leggenda, quella che si attorciglia attorno alla torre campanaria di Urgnano.

Quando Urgnano rubò il campanile di Ghisalba

L’insolito campanile realizzato da Luigi Cagnola, eccellente architetto italiano esponente di primo piano del neoclassicismo milanese che operò tra il Settecento e l’Ottocento, si caratterizza per la sua forma cilindrica e per gli elementi architettonici di stampo neoclassico, piuttosto insoliti in zona. Per gli urgnanesi avere sul proprio territorio un monumento del genere è solo un onore e motivo di vanto. Eppure, a quanto pare, originariamente la torre non fu «pensata» per il paese dei conti Albani: si sarebbe dovuto realizzare, infatti, a pochi chilometri di distanza, a Ghisalba.

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