Seggiolini anti abbandono, l'appello per rinviare le sanzioni

Tanti i problemi da risolvere: dall'omologazione alla disponibilità nei negozi, dalle tempistiche al contributo statale.

Seggiolini anti abbandono, l'appello per rinviare le sanzioni
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Seggiolini anti abbandono, dopo la fulminea entrata in vigore della nuova norma sono tantissime le richieste pervenute al Ministero dei Trasporti per rinviare le sanzioni previste dall'articolo 172 del CdS per dare tempo ai genitori di adeguarsi e munirsi del dispositivo anti abbandono.

Seggiolini anti abbandono: il Ministero rinvia le sanzioni?

Circola da qualche ora una circolare ministeriale che sembrerebbe rinviare, di fatto, le sanzioni per i genitori che verranno trovati sprovvisti del dispositivo anti abbandono in auto. In realtà la circolare è precedente al 7 novembre e quindi non conferma alcuna disposizione da parte del Ministero dei Trasporti.

Resta, però, il fatto che da più parti si stiano sollevando voci di protesta o quanto meno appelli per sospendere le sanzioni previste dal CdS. Se n'è fatto portavoce anche Altrocunsumo. Questi - in sostanza - i quattro punti su cui si concentra l'analisi di Altroconsumo:

  • Le indicazioni contenute nel decreto attuativo della legge 117/2018 non sono per nulla precise e lasciano spazio a diverse interpretazioni. Questo significa che i prodotti ad oggi sul mercato potrebbero non essere a norma
  • Al momento il numero dei prodotti disponibili sul mercato non è sufficiente a mettere in regola i circa 1,8 milioni di bambini di età inferiore ai 4 anni presenti in Italia
  • I genitori non sono stati informati su quali prodotti siano effettivamente acquistabili e utilizzabili
  • Il contributo all’acquisto di 30 euro tanto pubblicizzato dal Governo non è ancora utilizzabile perché mancano norma ed indicazioni puntuali per richiederlo

Altroconsumo ha inviato una lettera alle istituzioni chiedendo un intervento immediato per bloccare i problemi a cui vanno incontro tutti quegli utenti che per vari motivi non riusciranno a procurarsi immediatamente un sistema anti abbandono e a installarlo sul seggiolino con il rischio peraltro di modificarne le caratteristiche omologative. nella lettera si chiede di avere informazioni e indicazioni più precise e la sospensione delle sanzioni fino al 6 marzo 2020, la data in cui originariamente sarebbe dovuto entrare in vigore l'obbligo.

La polemica degli scorsi giorni

Milioni di genitori erano andati in panico negli scorsi giorni di fronte all’impossibilità di reperire tali dispositivi in tempi rapidi. Sul web e nei vari negozi risultavano infatti introvabili, mentre sulle più note piattaforme online, ad esempio su Ebay, erano prenotabili degli esemplari ma a prezzi rigonfiati. Su Amazon alcuni modelli erano addirittura terminati.

Oltre al danno quindi bisogna stare attenti anche alla beffa perché il pericolo di incorrere in prezzi gonfiati ad hoc è molto alto.

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Il nodo del contributo statale

A frenare molti genitori dall'acquisto dei dispositivi in questi giorni di frenesia è stato, tra l'altro, anche il tassello mancante del contributo statale. Nel dl fiscale, infatti, è previsto un fondo di 14,1 milioni di euro che si aggiunge agli stanziamenti già previsti dalla Finanziaria dell’anno scorso e quindi 1 milione di euro nel 2019 e 1 milione di euro nel 2020. Alle famiglie sarà pertanto riconosciuto un contributo di 30 euro per l'acquisto del dispositivo mobile oppure del nuovo seggiolino con dispositivo incorporato, ma non sono ancora state rese note le modalità con cui vi sarà accesso. Per questo la raccomandazione è di conservare lo scontrino che potrebbe servire per recuperare il bonus state in sede di dichiarazione dei redditi.

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