Treviglio-Bergamo: "Serve un collegamento più veloce"

L'argomento è stato al centro del convegno "Pianura Futura" tenutosi ieri pomeriggio nell'auditorium della Bcc.

Treviglio-Bergamo: "Serve un collegamento più veloce"
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Treviglio-Bergamo, il collegamento tra le due città principali della provincia è stato uno dei temi centrali del convegno  "Pianura Futura", tenutosi ieri pomeriggio nell’auditorium della Cassa Rurale e organizzato dalla Provincia.

Treviglio-Bergamo

A introdurre il tema è stato proprio il presidente di via Tasso, Matteo Rossi, attualmente in corsa per le elezioni regionali. «Oggi per Treviglio, Caravaggio, Romano e paesi limitrofi le relazioni più frequenti sono con Milano - ha spiegato - mentre verso Bergamo, sia sul piano della mobilità che delle relazioni economiche, i rapporti sono sempre più rarefatti». E aggiunge: «La Gera d’Adda si sente la porta est dell’area metropolitana di Milano, e se vogliamo che si vada oltre questo asse di rapporti, gli interventi per velocizzare il collegamento Treviglio-Bergamo rappresentano una questione centrale».

Priorità per gli imprenditori

Il collegamento veloce Treviglio-Bergamo sembra essere una priorità non soltanto per la politica orobica ma anche per il mondo imprenditoriale ed accademico. Sulla scia dell’intervento di Rossi si è posizionato anche Gianmaria Martini, professore di Economia all’Università di Bergamo. Dopo aver illustrato gli scenari di sviluppo demografici e dei settori economici che interesseranno il territorio, Martini ha sottolineato che «uno dei tratti determinanti della zona è la mobilità sulla direttiva Est-Ovest (resa più fruibile con la Brebemi, ndr)».

Più tempo, più costi

Ha poi affermato di essere «molto colpito da un territorio che, oltre ad essere densamente popolato, ha anche un’alta densità di imprese e le persone di spostano su una struttura viaria a bassa velocità» ed ha dichiarato che «per venire a Treviglio, partendo da Dalmine in un orario non di punta, ci si mette 35 minuti e questo è un costo in più per tutti». Un problema confermato dai dati mostrati e commentati da Fabio Corgiat del Centro Studi di Confindustria. Un grafico ha evidenziato che gli scambi commerciali tra la pianura e ed altre province (soprattutto con Milano, Cremona e Brescia) superano quelli intrattenuti con il resto della provincia bergamasca.

Sul prossimo numero del Giornale di Treviglio verrà pubblicato un servizio approfondito sul convegno

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