Un presepe per passione, vittima della maleducazione - VIDEO

A Cologno ha riaperto al pubblico il presepe degli Zappella. Quest'anno però le loro porte potrebbero restare chiuse per la maleducazione di alcuni ragazzi

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Come ogni anno, da cinque a questa parte, i cancelli di via San Martino, al civico 20, a Cologno al Serio si aprono per un'occasione che ormai è divenuta un must. Tantissimi sono infatti, bambini e adulti, che attendono con ansia il presepe di Andrea e Luisa Zappella. Unico nel suo genere, per i tanti dettagli che lo compongono e per la cura che i due costruttori mettono nella realizzazione. Quest'anno tuttavia le porte della famiglia Zappella potrebbero restare chiuse. Almeno per un po'. La causa? Maleducazione e mancanza di rispetto.

Un presepe per passione

Il presepe degli Zappella nasce dalla passione di Andrea. L'idea di creare questo gigantesco presepio arriva 5 anni fa, quando in soffitta i due coniugi trovano una casetta realizzata a mano da un antenato. Da lì pian piano, legno alla mano e tanto olio di gomito, i due hanno iniziato a costruire pezzo dopo pezzo il proprio enorme presepio. Tutto realizzato manualmente, escluse ovviamente le statuette, che invece sono state acquistate.

L'idea di aprirlo al pubblico

Ma ciò che ha reso questo presepe unico, oltre alla lavorazione a mano, è che per certi aspetti appartiene alla comunità intera. Perché infatti la corte degli Zappella dall'8 di dicembre fino all'epifania è aperta a tutti, così che il paese possa ammirare il loro presepio. Che piace così tanto, che agli Zappella era pure stato chiesto di trasferirlo in piazza al posto di quello che c'è attualmente. Andrea e Luisa hanno però rifiutato. A loro la fama non interessa, ciò che conta è che il loro lavoro piaccia. Da qui l'idea di aprire le porte a tutti.

Moltissimi i visitatori

I visitatori sono sempre tantissimi. Specialmente durante la notte di Natale. "Teniamo aperto i cancelli fino alle tre di notte durante Natale - ha spiegato Luisa - mentre apriamo già dalle 7 del mattino. Anche di domenica. I visitatori inoltre arrivano da ogni dove. Pensate che anche alcuni romani hanno visto e apprezzato il nostro presepio". Comunque sia i fan numero uno del presepio sono i bambini, anche se per causa loro il tesoro degli Zapella potrebbe rimanere per un po' chiuso al pubblico.

Maleducazione e vandalismo

In questi giorni infatti alcuni ragazzi all'uscita da scuola, passando per via San Martino, sono entrati nella corte per vedere il presepe. Fino a qui tutto bene. Se non che, presi dal troppo entusiasmo, o per maleducazione, alcuni di questi sono saliti sul bancone dove sono collocate casette e statue danneggiandone alcune parti, come gli ingranaggi e i meccanismi vari. "Ci è spiaciuto molto questo fatto - ha spiegato Luisa - perché dietro a ogni singolo pezzo ci sono mesi e mesi di lavoro". Ad esempio solo per realizzare la ruota del mulino Andrea ci ha impiegato ben sei mesi. E molto altro tempo c'è voluto per realizzare i fragili ingranaggi che in pochi secondi sono stati distrutti dalla maleducazione dei bambini.

uno dei pezzi rotti: l'ingranaggio che muove la statuetta

Ipotesi transenna

Per evitare che questo problema si ripeta, gli Zappella hanno pensato a vari escamotage. Dapprima volevano porre una transenna di fronte al presepio. L'idea è stata poi scartata, perché "si sarebbero persi tutti dettagli altrimenti". Allora i due hanno deciso di chiudere il presepio in determinate fasce orarie cosicché i bambini, se dovessero tornare, sarebbero accompagnati dai loro genitori. "Spiace che sia capitata questa cosa - ha detto Luisa - anche perché i bambini sono quelli che ci regalano più soddisfazioni, perché notano ogni singolo particolare".

Una passione più forte di tutto

La passione degli Zappella però non si fermerà certo per piccoli gesti di vandalismo. Anno dopo anno il presepio ha aggiunto un pezzo, diventando sempre più imponente. Con tanto di illuminazione notturna, che lo rende del tutto magico. Quest'anno tra le novità, accanto al presepe c'è pure una ricostruzione della corte, com'era anni fa. Tra l'altro inserita in una botte da vino. Impresa non facile, non tanto per le difficoltà tecniche, ma proprio perché a testimoniare come era la corte nel passato c'erano solo tre foto e la memoria di un parente. Ma la passione degli Zappella ha superato anche questo. E oggi il loro presepe è più bello che mai. Guarda il video

 

 

 

 

 

 

 

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