Zingonia chiama, la Regione risponde

L'intervista al vice di Maroni Fabrizio Sala

Zingonia chiama, la Regione risponde
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Per contrastare degrado e illegalità a Zingonia, è innegabile, il sindaco di Verdellino Silvano Zanoli e la sua Giunta hanno fatto tutto(o quasi) il possibile. Ma ora Zanoli chiede aiuto alla Regione.

Cosa è stato fatto

In un anno di mandato sono state tante le iniziative messe in atto per normalizzare la situazione a Zingonia, non senza grandi difficoltà.
Si è partiti con l’imposizione della chiusura serale per le attività commerciali, che spesso fungevano da punto di incontro per la delinquenza locale. Subito dopo è stata attivata la Ztl e sono state installate le telecamere. Con l’approvazione del regolamento di polizia urbana sono stati duramente sanzionati anche i clienti delle prostitute. Ma non è bastato. Allora è arrivata l’idea di chiudere l’accesso con le auto alle palazzine del «Nido», diventate punto di ritrovo tra i clienti e i pusher delle confinanti Quattro Torri. I consiglieri comunali in prima persona si sono adoperati per risolvere i problemi legati alle frequenti interruzioni dell’acqua, facendo da tramite tra i condomini, gli amministratori e Uniacque.

Le Quattro Torri

Ma il lavoro più grosso è sicuramente quello che, faticosamente, Zanoli e i suoi stanno portando avanti nelle Quattro Torri: Il complesso è formato da 144 appartamenti, di cui circa l’80% sono stati messi in vendita all’asta, (circa 100 appartamenti su 144). Per prima cosa, contattando il tribunale, la giunta ha fatto nominare un custode giudiziario per consentire l’accesso delle forze dell’ordine negli appartamenti, controllare eventuali occupazioni abusive, identificare condomini che vivono illegalmente in Italia che, in molti casi, sono dediti a comportamenti al di fuori della legalità. Sono state più di 50 le richieste di nomina del custode che hanno portato allo sgombero e alla messa in sicurezza di 25 appartamenti. Il timore, però, è che una volta abbattuti i palazzi di Ciserano tutti gli abusivi e gli spacciatori che si sono insediati agli “Anna” e agli “Athena” si spostino in via Oleandri.

Niente fondi per Zingonia

Nonostante questa situazione il comune di Verdellino si è classificato al penultimo posto nella graduatoria del bando «Periferie degradate» del Governo e l’unica speranza sembra essere ora l’intervento della Regione: «Nonostante l’ottimo lavoro delle Forze dell’ordine - ha detto Zanoli - è evidente che la responsabilità del controllo di un territorio così problematico non sia affrontabile dalle Amministrazioni locali. La Regione ci ha promesso un aiuto, in termini di risorse sia umane che economiche. Non credo che in Lombardia ci siano molte situazioni più urgenti di questa, speriamo che la Giunta regionale si interessi presto di noi».
Fondi per l’housing sociale, l’elevazione al grado di tenenza della caserma dei carabinieri e più uomini per il controllo del territorio. Questo è quello che serve a Zingonia per tentare di uscire dal degrado: l’intervento regionale, all’ombra delle torri, sembra essere ormai irrimandabile.

L'intervista a Fabrizio Sala

I problemi principali di Zingonia  riguardano soprattutto la lotta all'abusivismo e le politiche abitative: per questo abbiamo intervistato il vicepresidente regionale. Gli abbiamo chiesto in che modo la Regione intende rispondere all'appello di Zanoli.

Leggi l'intervista completa sul Giornale di Treviglio in edicola da venerdì 14 luglio

Commenti
Francostars

Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell'Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.

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