Pusher arrestato a Fontanella, in auto aveva 180mila euro in contanti

Il blitz è scattato ieri a Fontanella. In casa del marocchino sono stati trovati 8,5 chili di cocaina del valore di mezzo milione di euro.

Pusher arrestato a Fontanella, in auto aveva 180mila euro in contanti
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E' scattato ieri pomeriggio, martedì 30 luglio 2019, il blitz antidroga della Compagnia di Treviglio che ha portato all'arresto di un 36enne marocchino residente a Fontanella. In casa i militari hanno trovato 8,5 chili di cocaina, mentre in auto lo spacciatore era riuscito a nascondere 180mila euro in contanti.

Blitz antidroga a Fonatella

I dettagli dell'operazione sono stati resi noti questa mattina durante una conferenza stampa al Comando provinciale dei Carabinieri a Bergamo. Il blitz è scattato ieri dopo alcune settimane di appostamenti e indagini sul territorio per monitorare gli spostamenti di Mohammed Atiq, 36enne, marocchino con precedenti per reati contro il patrimonio, risalenti al 2005, e il permesso di soggiorno scaduto nel 2019 e ora in fase di rinnovo.

In casa aveva droga per oltre mezzo milione di euro

Quando i carabinieri della Stazione di Calcio sono entrati nella sua abitazione di via Lazzari a Fontanella hanno trovato le partite di droga, già suddivise in varie parti insieme al materiale per il confezionamento e la pesatura. In tutto 8,5 chilogrammi di cocaina che al dettaglio, sul mercato criminale provinciale e non solo, avrebbero reso oltre mezzo milione di euro.

Sequestrati 180mila euro in contanti

Nel corso dell'operazione di Polizia, all'interno di uno dei veicoli in suo possesso, nascosti in un doppiofondo, sono stati recuperati 180mila euro in contati e in banconote di diverso taglio oltre a 5.200 MAD dirham (valuta del Marocco pari a circa 485 euro). Sequestrati anche tre veicoli e un motorino utilizzati dal magrebino per la sua attività di corriere.

Arrestato, è in carcere a Bergamo

Il 36enne, un vero e proprio "grossista" del narcotraffico, è stato arrestato e su disposizione del Pm di turno è stato portato in carcere a Bergamo dove, nei prossimi giorni, sarà sottoposto all'interrogatorio di convalida davanti al Gip del Tribunale di Bergamo. Per il momento il 36enne si è trincerato dietro un granitico silenzio.

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