Freddato in strada un 54enne senegalese FOTO E VIDEO

Gli inquirenti stanno indagando sull'omicidio, avvenuto questa notte a Corsico (MI). La vittima si chiamava Assan Diallo e aveva 54 anni e una figlia di 11.

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I Carabinieri stanno cercando di capire le cause dell'omicidio. Si sospetta una possibile matrice razzista, o un regolamento di conti dovuto alla droga.

L'omicidio di Corsico

Come riportato dal giornaledeinavigli.it, l'omicidio è avvenuto ieri sera tardi a Corsico, alla periferia di Milano, in una traversa di via Curiel. La vittima è Assan Diallo, un 54enne senegalese. Sono stati i residenti del quartiere a dare l’allarme: dopo essere stati sorpresi da alcuni spari, infatti, hanno subito allertato le forze dell’ordine, giunte tempestivamente sul posto.
Sul posto anche un'ambulanza del 118, ma i soccorritori non hanno potuto fare nulla per salvare Assan, che è stato raggiunto da nove proiettili: l'uomo è stato colpito almeno due volte alla testa, due al torace e una al braccio.

Aveva già subito aggressioni razziste, dice la moglie

Attorno all'una e trenta è giunta sul luogo del delitto anche la moglie di Diallo, che ha dichiarato che già venerdì sera Assan era rientrato a casa graffiato e ferito. L'uomo era stato aggredito da un razzista, secondo quanto riferito dalla donna. Anche ieri sera, sabato, era stato coinvolto probabilmente in una lite all'interno di un bar.

Matrice razzista o questioni di droga?

Gli inquirenti in queste ore stanno cercando di risolvere l'enigma dietro le ragioni di quella che è stata una vera e propria esecuzione. La moglie di Assan sostiene l'ipotesi razzista, affermando che il marito aveva litigato con una persona che, sostenendo di essere nipote di Mussolini, lo aveva insultato in quanto senegalese. Ciò nonostante sembrerebbe esserci anche il sospetto di una lite per questioni di droga.
Hassan, che come professione faceva il buttafuori in un locale, è stato descritto dalla vicina di casa come una persona tranquilla e disponibile, ben voluta da tutti.

 

Ecco il video pubblicato dai nostri colleghi del giornaledeinavigli.it:

 

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