Incendi a Zingonia i residenti regolari: "Prima o poi ci scappa il morto"

Incendi a Zingonia i residenti regolari: "Prima o poi ci scappa il morto"
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Cinque incendi a Zingonia in poche settimane. Questo è quello che hanno vissuto le 6 famiglie regolari che ancora abitano nelle Torri di Ciserano. Secondo il Comitato Residenti da quando gli appartamenti sono divenuti di Aler la situazione è precipitata. Gli abitanti rimasti vedono la propria incolumità sempre più minacciata, proprio ora che la soluzione sembra a portata di mano.

Viviamo in un incubo

«Le condizioni di vita nelle Torri sono da incubo - scrivono - Gli interni degli appartamenti non abitati sono stati demoliti da Aler (guarda il video) per evitare occupazioni abusive, lasciandoli però in balia di chiunque. Le poche porte rimaste sono state infatti sfondate o direttamente portate via. Una manna per sbandati e spacciatori, che in numero sempre crescente la fanno da padrone nonostante i blitz delle forze dell’ordine». Una situazione di grave degrado e pericolo, come dimostrano gli incendi che per puro caso non hanno causato feriti o vittime.

Incendi a Zingonia: nessun ferito ma tanti danni

Nessun ferito, ma tanti danni: un anziano signore dorme in auto perché il suo palazzo è stato dichiarato inagibile dopo l’ultimo incendio. «Il sindaco di Ciserano - scrivono i residenti - non si è premurato di attivare soluzioni abitative d’emergenza come previsto nei casi di sgomberi per inagibilità. Inoltre una anziana signora disabile è costretta a vivere senz’acqua per la chiusura della fornitura al suo condominio, nonostante lei sia stata sempre in regola con i pagamenti». Entrambi sono proprietari regolari che non hanno alternative se non rimanere in quelle case per la durata della trattativa in essere con Regione Lombardia. «I pochi residenti rimasti - proseguono - temendo per l’incolumità loro e dei loro famigliari, si stanno riservando di intraprendere azioni legali contro Aler nel caso perseveri con questo atteggiamento di criminale abbandono delle Torri. Il rischio che ci scappi il morto è reale ed è insostenibile che questo rischio venga corso dalle poche persone regolari che non possono lasciare quelle Torri perché la trattativa non è ancora andata a buon fine».

La replica del sindaco

Smentisce categoricamente di non aver disposto soluzioni abitative di emergenza il sindaco Enea Bagini che, ordinanza alla mano, afferma: «Il giorno stesso dell’incendio ho dichiarato inagibile tutto l’Anna 3. Sono state chiuse le forniture di elettricità e gas e per tutte le famiglie coinvolte è stato predisposto un alloggio alternativo. Abbiamo più volte invitato l’uomo che dorme in auto a presentarsi in Comune, ma non è mai venuto».

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